Il caccia Mirage III delle forze aeree svizzere va definitivamente in pensione
Il leggendario velivolo da combattimento effettuerà il suo ultimo volo giovedì, decollando da Payerne, nel Canton Vaud. Il ritiro anticipato è dovuto all'invecchiamento di alcune componenti.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
È ormai da 20 anni che il Mirage II non è più utilizzato dalle forze aeree svizzere. Tuttavia, questi caccia venivano ancora impiegati una ventina di volte all’anno per trasportare passeggeri appassionati, disposti a pagare 15’000 franchi a persona per un volo a bordo del leggendario aereo da combattimento.
Non essendoci più sull’intero continente europeo un’azienda disposta a revisionare l’ormai vecchio motore a reazione, il Mirage III deve però ora andare in pensione, ha spiegato l’Ufficio federale dell’aviazione.
Giovedì il velivolo decollerà un’ultima volta dall’aeroporto di Payerne, nel Canton Vaud, dopodiché spegnerà definitivamente il suo motore.
L’ultimo Mirage III della flotta aerea svizzera appartiene al Museo dell’aeronautica militare di Payerne ed è gestito dall’associazione Espace Passion.
Lo scandalo dei Mirage
La storia dei caccia Mirage, in Svizzera, comincia circa 60 anni fa, quando nel 1961 il Parlamento approvò l’acquisto di 100 unità per la somma di 871 milioni di franchi. I conti, però, non tornarono e la spesa sfuggì di mano, poiché nel 1964 il Governo dovette chiedere un credito aggiuntivo pari a 576 milioni di franchi. Uno scandalo agli occhi dei cittadini e delle cittadine svizzeri che portò alle dimissioni dell’allora ministro della difesa Paul Chaudet nonché a una drastica riduzione del contingente aereo.
Entro il 1970 vennero poi consegnati 57 velivoli. Nel corso degli anni, su un totale di 61 Mirage acquistati dalla Confederazione, dieci vennero distrutti a seguito di incidenti. Fino alla fine degli anni ’90 questi caccia rappresentavano la colonna portante delle forze aeree rossocrociate. Gli ultimi 16 aerei sono stati dismessi esattamente 20 anni fa.
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