Dopo giorni di speculazioni il cosiddetto "caso Berset" entra in una fase forse decisiva. Ora è infatti il Parlamento a occuparsi delle ormai note fughe di notizie durante la pandemia tra il Dipartimento federale dell'interno e la Ringier.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
Mattia Serena, RSI
Le commissioni della gestione di entrambe le camere sono riunite da lunedì mattina: devono decidere se e in che modo far luce sull’intenso scambio di e-mail tra l’ex capo della comunicazione di Alain Berset e il CEO del gruppo editore del Blick.
Gli scenari possibili
I membri delle due commissioni della gestione, che sono quelle chiamate a vigilare sull’operato del governo e dell’amministrazione, si sono riunite poco dopo le 10 al terzo piano di Palazzo federale. Non c’erano volti particolarmente tesi, ma tutti sono perfettamente consapevoli dell’importanza di questa seduta, che durerà oggi e domani. Cosa ci possiamo attendere? Prima di tutto si tratterà di stabilire cosa la commissione può fare, fino a dove potrà fare chiarezza, visto che parallelamente è in corso anche una procedura giudiziaria.
E proprio a livello giuridico però in questo momento è tutto bloccato, in attesa della nomina di quello che sarebbe un terzo procuratore straordinario. Ci potrebbero volere mesi, se non anni per fare passi avanti. A livello politico c’è chi invece non intende aspettare, ed è questo il punto principale.
Contenuto esterno
Si tratta di decidere se la politica intende prendere in mano questo dossier, con accertamenti in parallelo a quelli della magistratura, ovviamente rispettando la separazione dei poteri. La proposta più concreta sul tavolo è quella dell’UDC Alfred Heer, che chiede l’accesso per i membri della gestione alle mail che si sono scambiati l’ex braccio destro di Alain Berset Peter Lauener e il CEO di Ringier Marc Walder. Nel centrodestra da più parti si sostiene la necessità di fare chiarezza, senza aspettare i lunghi tempi della magistratura, mentre resta un po’ più sulla difensiva la sinistra. Le decisioni dovrebbero essere rese note domani e non è per esempio da escludere che si proceda con una sottocommissione ad hoc.
Pressione politica
Ad ogni modo a livello politico la pressione su Alain Berset è già alta da diversi giorni, e ora potrebbe aumentare ulteriormente. Anche perché è difficile immaginare che il Parlamento resti con le mani in mano. Berset dovrà verosimilmente comparire davanti alla Commissione della Gestione, mentre mercoledì avrà la prima occasione per discuterne con i suoi colleghi di governo. Al di là dei tempi della giustizia è chiaro che per lui politicamente non si preannunciano giorni facili. Anche perché il punto non è solo “se lui sapesse o meno” delle fughe di notizie verso il Blick, e quindi della presunta violazione del segreto d’ufficio: questo lo stabilirà la giustizia. A livello politico la domanda è se questa vicenda, se il fatto che il CEO del Blick ottenesse le notizie sulla gestione del Covid in anteprima, abbia in qualche modo condizionato gli altri membri del Consiglio federale, non permettendo quindi al Governo di fare il suo lavoro nel migliore dei modi.
Le considerazioni del responsabile dell’informazione della RSI Reto Ceschi:
Questo contenuto è stato pubblicato al
Due recenti episodi in cui dei rottweiler hanno attaccato, ferendole, diverse persone, tra le quali anche dei bambini, hanno portato il Governo cantonale zurighese a vietare l'acquisto di questa razza di cani.
Per facilitare la transizione energetica, stop ai ricorsi su progetti idroelettrici
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per dare slancio alla transizione energetica, bisogna accelerare le procedure di pianificazione e autorizzazione per la realizzazione di impianti idroelettrici, solari ed eolici di importanza nazionale.
Stimati a un miliardo i costi di smantellamento della centrale nucleare di Mühleberg
Questo contenuto è stato pubblicato al
BKW stima i costi di smantellamento della centrale nucleare dismessa di Mühleberg (BE) a circa 1 miliardo di franchi. Ciò include le spese di smaltimento fino al 2034, ha dichiarato oggi ai media Stefan Klute, responsabile del settore nucleare dell'azienda energetica.
A processo due presunti membri del sedicente Stato islamico
Questo contenuto è stato pubblicato al
Due presunti membri dell'ISIS, che avrebbero tra le altre cose tentato di raggiungere la Siria per unirsi al sedicente Stato islamico, andranno a processo davanti al Tribunale penale federale (TPF).
L’associazione degli impiegati di banca chiede le dimissioni della presidente della FINMA
Questo contenuto è stato pubblicato al
In vista della pubblicazione del rapporto della Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI) sul fallimento di Credit Suisse, che sarà pubblicato domani, l'Associazione svizzera degli impiegati di banca (ASIB) chiede conseguenze per i vertici della FINMA.
Sciare costa sempre di più, ma non per le famiglie
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sciare in Svizzera diventa ancora un po' più caro, sebbene non per tutti: una settimana bianca a inizio marzo 2025 costerà in media il 6% in più rispetto all'anno prima.
Esportazioni elvetiche in netto calo in novembre, dopo il record di ottobre
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo il record di ottobre le esportazioni svizzere hanno subito un netto calo in novembre: il valore dei beni venduti all'estero è sceso dell'11,0% rispetto al mese prima, quando erano salite del 10,7%.
Eliminate le divergenze sul budget della Confederazione per il 2025
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Parlamento ha approvato stamane le proposte della Conferenza di conciliazione riguardanti il budget 2025 della Confederazione. A pagare lo scotto per le maggiori uscite a favore dell'esercito è l'aiuto allo sviluppo che deve rinunciare a 110 milioni di franchi.
Sei iniziative parlamentari chiedono d’iscrivere la discriminazione di genere nel Codice penale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli incitamenti all'odio e alla violenza a motivo del sesso devono essere punibili e figurare nel Codice penale come reato a sé stante. È quanto prevedono sei iniziative parlamentari analoghe del Nazionale approvate oggi anche dagli Stati con 21 voti contro 18.
Molte persone in Svizzera non potranno mantenere il proprio tenore di vita dopo la pensione
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il 27% degli svizzeri e delle svizzere ritiene che non riuscirà a mantenere il proprio tenore di vita dopo il pensionamento. La quota sale al 46% in Romandia, mentre scende al 21% nella Svizzera tedesca.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Caso Berset, ora c’è che chiede le sue dimissioni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Continua a far discutere la fuga di notizie dal Dipartimento dell'interno di Alain Berset. E c'è ora chi chiede il suo allontanamento.
Caso Berset, dai risvolti penali a quelli politici
Questo contenuto è stato pubblicato al
Fanno ancora discutere le indiscrezioni riguardanti la fuga di notizie da parte del Dipartimento federale dell'interno al gruppo editoriale Ringier.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.