Il Consiglio federale vuole incentivare l’uso di energie rinnovabili
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Il Governo elvetico farà entrare in vigore nel 2026 nuove disposizioni riguardanti il secondo pacchetto di ordinanze circa la legge su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili.
Incentivare il solare mediante una rimunerazione maggiore e invogliare i consumatori a rinunciare, per esempio, all’uso della lavatrice durante i picchi. Sono alcune delle nuove disposizioni, che entreranno in vigore a inizio gennaio 2026, riguardanti il secondo pacchetto di ordinanze circa la legge su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili.
Lo ha stabilito mercoledì il Consiglio federale il quale rammenta in una nota di aver deciso un’entrata in vigore scaglionata delle modifiche di legge e delle ordinanze – il primo pacchetto è entrato in vigore all’inizio di quest’anno -, per dare al settore elettrico tempo a sufficienza per l’applicazione di determinate misure.
Rimunerazione
Il secondo pacchetto contiene le nuove disposizioni dell’ordinanza sull’energia (OEn) e dell’ordinanza sull’approvvigionamento elettrico (OAEl). In particolare, i gestori delle reti di distribuzione sono tenuti a ritirare e rimunerare in modo adeguato l’energia elettrica prodotta in impianti e immessa in rete.
Il servizio del TG 12.30 della RSI del 20 febbraio 2025:
Se i gestori degli impianti e delle reti non riescono ad accordarsi sull’importo, quest’ultimo sarà basato sul prezzo di mercato medio trimestrale. In tal modo i produttori saranno tutelati da fluttuazioni temporanee del prezzo di mercato. Per proteggere ulteriormente i produttori da prezzi di mercato medi estremamente bassi, sono ora previste rimunerazioni minime per gli impianti con una potenza fino a 150 kW. L’intento è di garantire un ammortamento degli impianti di riferimento nel corso della loro durata di vita, anche in caso di prezzi di mercato trimestrali durevolmente molto bassi.
Solare
Per i piccoli impianti solari con una potenza inferiore a 30 kW, la rimunerazione unica ammonta a 6 ct./kWh (a fronte di 4.6 ct./kWh nel progetto posto in consultazione). Per gli impianti con potenza tra i 30 e i 150 kW con consumo proprio, per i primi 30 kW ammonta sempre a 6 ct./kW, mentre per la quota di potenza al di sopra dei 30 kW ammonta a 0 ct./kWh (a fronte di 0 ct./kWh per la potenza totale nel progetto posto in consultazione).
Per gli impianti a partire da 30 kW senza consumo proprio, la rimunerazione minima ammonta a 6.2 ct./kWh (a fronte di 6.7 ct./kWh nel progetto posto in consultazione).
Comunità locali favorite
Le Comunità locali di energia elettrica (CLE) consentono la commercializzazione all’interno di un quartiere o anche di un Comune, attraverso la rete pubblica, della corrente prodotta in proprio. L’OAEl definisce in che misura le capacità produttive debbano confluire nella comunità e a che livello di rete i partecipanti debbano essere allacciati.
L’energia elettrica negoziata in una CLE è prodotta in proprio e beneficia di una tariffa ridotta per l’utilizzazione della rete. A tal fine, l’OAEl prevede una riduzione del 40% (20% in caso di utilizzo di più livelli di rete, a fronte di rispettivamente 30 e 20% nel progetto posto in consultazione).
Tariffe uso rete
I consumatori finali che rinunciano, per esempio, a utilizzare la lavatrice o a caricare il veicolo elettrico durante i picchi di carico della rete beneficeranno di incentivi volti a orientare il consumo di corrente al carico della rete e quindi a sgravare quest’ultima.
Ciò rafforza il principio di causalità e, a medio-lungo termine, può anche ridurre la necessità di ampliamento della rete. D’ora in poi è pertanto possibile ricorrere a tariffe di rete dinamiche (variabili nel tempo) o anche differenziate in base al luogo. Queste segnalano le congestioni attuali e i consumatori, possono quindi adeguare di conseguenza il loro consumo o la loro produzione e il loro stoccaggio.
Misurazioni
I gestori di rete continuano ad avere la competenza per le misurazioni all’interno dei propri comprensori. Ora dovranno stabilire tariffe di misurazione basate sul principio di causalità e pubblicarle. Nella fattura destinata ai clienti, il corrispettivo riscosso deve essere distinto da quello per l’utilizzazione della rete.
Inoltre, i consumatori finali devono essere informati sull’andamento del loro consumo di elettricità rispetto all’anno precedente, sul consumo medio e sulla fascia in cui rientra il consumo di altri consumatori finali nel loro gruppo di clienti.
Flessibilità
La flessibilità nel consumo o nell’immissione in rete dell’energia elettrica autoprodotta appartiene ai consumatori finali, ai produttori e ai gestori di impianti di stoccaggio. Questi possono vendere contrattualmente la flessibilità ad altri utenti (ad es. gestori delle reti di distribuzione o aggregatori).
Se il gestore della rete di distribuzione vuole utilizzare questa flessibilità, deve assicurarsela contrattualmente e rimunerarla, ad esempio attraverso corrispettivi per l’utilizzazione della rete ridotti.
Rimborso uso rete
Gli impianti che possono chiedere il rimborso del corrispettivo per l’utilizzazione sono quelli di stoccaggio con consumo finale (ad esempio una batteria fissa installata in una casa, stazioni di ricarica bidirezionali o veicoli elettrici come impianti di stoccaggio mobili), gli impianti di trasformazione (per la trasformazione di elettricità in idrogeno, gas sintetici o combustibili) e gli impianti di trasformazione come impianti pilota e di dimostrazione. L’OAEl regola il rimborso.

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