Il segreto bancario non si tocca
Il Consiglio federale rispedisce alla ministra Eveline Widmer-Schlumpf il progetto per allentare la norma
Il Consiglio federale dice no al progetto presentato dalla ministra Eveline Widmer-Schlumpf volto a alleggerire l’accesso ai dati bancari dei soggetti sospettati di sottrazione fiscale. Mercoledì l’Esecutivo ha censurato l’idea di togliere il segreto bancario interno, valido anche per le persone residenti in Svizzera.
Nelle scorse settimane la consigliera federale aveva proposto di unificare il diritto penale fiscale. Oggi le possibilità di perseguimento dipendono dal tipo di imposta. In una procedura per sottrazione d’imposta, le autorità cantonali non possono fare accertamenti. Non hanno insomma gli stessi strumenti che Berna dispone per l’IVA o l’imposta preventiva.
Per Widmer-Schlumpf bisognava invece giudicare l’infrazione e obbligare le banche ad informare il fisco, previa autorizzazione del capo dell’amministrazione fiscale cantonale. Per l’Esecutivo federale ciò non basta. Un allentamento del segreto bancario sarà preso in conto solo nei casi gravi. Ora bisognerà preparare un altro progetto. Le proposte avevano scatenato le reazioni di UDC, PPD, PLR, associazioni economiche e banchieri.
Red. MM/ATS
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.