Compie 80 anni il Soccorso svizzero d’inverno, un movimento solidale che nel 2016 ha aiutato -nel solo Ticino- 350 famiglie, assumendosi spese anche piccole, che possono però pesare su un’economia domestica in difficoltà.
Era così [cfr. video] che ai suoi albori il Soccorso svizzero d’inverno mostrava la povertà nel nostro Paese: con brevi filmati prima delle proiezioni cinematografiche.
Si vivevano le conseguenze della grande crisi economica degli anni Trenta, e la seconda guerra mondiale era alle porte. Molte famiglie scivolarono nell’indigenza, e nel 1936 -per sostenerle- nacque questo movimento.
Da allora, in 80 anni di attività, il segretariato ticinese ha potuto aiutare 30 mila nuclei familiari, versando più di 12 milioni di sussidi in diverse forme. Possono essere elargiti fino a 2500 franchi a caso all’anno.
La missione del Soccorso d’inverno non è mai cambiata. Anche la nostra Radiotelevisione, per quasi 40 anni, con la Tombola radiotelevisiva, contribuì alla causa.
Ma chi sono, oggi, le persone che chiedono aiuto? E come riesce a finanziarsi il movimento? Nel servizio , le risposte di Nadia Ghisolfi e Manuela Nünlist, presidente e segretaria del Soccorso d’inverno Ticino.
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