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Il tunnel ferroviario più lungo del mondo torna a pieno servizio

Un treno passeggeri esce sfrecciando dalla galleria in direzione nord.
Un treno passeggeri esce sfrecciando dalla galleria in direzione nord. Keystone/Gaetan Bally

La galleria di base del San Gottardo, seriamente danneggiata nell’agosto 2023 in seguito a un deragliamento, torna oggi alla sua piena attività. Grande la soddisfazione delle autorità, delle Ferrovie federali, del turismo, dell’utenza e anche dell’Europa.

Quando un viaggio di una certa durata viene per qualche motivo ancor più allungato, quell’ulteriore tempo “perso” può sembrare un’eternità. Ma da questa mattina, chi per un anno ha dovuto trascorrere un’ora in più in treno per recarsi a sud o a nord del San Gottardo, può finalmente tirare un sospiro di sollievo.

Tutti i danni provocati dal deragliamento di un treno merci all’interno del tunnel AlpTransit nell’agosto del 2023 sono definitivamente stati riparati e, come preannunciato, da oggi, 2 settembre, hanno ripreso a transitare attraverso la galleria ferroviaria più lunga del mondo.

Il servizio del TG della RSI:

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Per l’occasione le autorità hanno indetto una conferenza stampa alla presenza del ministro dei trasporti Albert Rösti, del presidente del Consiglio di Stato ticinese Christian Vitta, del consigliere di Stato urano Urban Camenzind e del CEO delle Ferrovie Federali svizzere (FFS) Vincent Ducrot.

Gli oratori hanno voluto sottolineare l’importanza di questo collegamento chiave per la Svizzera e l’intero Continente. “La galleria di base del San Gottardo collega non solo la Svizzera tedesca e il Ticino, ma anche il nord e il sud dell’Europa ed è fondamentale per la mobilità e la circolazione delle merci nel continente. Un ruolo che ora riprende senza limitazioni”, ha dichiarato Rösti.

Il Ticino è meno isolato

“Oggi siamo particolarmente soddisfatti perché i pendolari e gli studenti possono tornare a raggiungere più rapidamente la Svizzera tedesca e anche per i turisti recarsi in Ticino torna a essere più veloce e semplice. Per il nostro Cantone e la sua economia si tratta di un collegamento centrale”, ha affermato Vitta.

Gli effetti sull’economia locale

L’importanza della galleria di base per l’economia ticinese, di cui fa cenno il presidente del Governo cantonale ticinese si è vista molto bene durante questi ultimi mesi estivi.

Il 10 agosto dello scorso anno la rottura di una ruota del vagone di un treno merci ha provocato ingenti danni nella canna ovest della galleria di base del San Gottardo. Nessuno è rimasto ferito. Tuttavia, i lavori di pulizia e riparazione sono stati estremamente difficili. Nel novembre 2023, le FFS hanno annunciato che la canna danneggiata non avrebbe potuto essere riaperta fino a settembre 2024. Di conseguenza praticamente tutti i treni passeggeri hanno percorso la vecchia tratta di montagna. Ciò ha prolungato il viaggio da e per il sud di un’ora.

L’allungamento dei tempi di percorrenza in treno ha infatti portato a un calo del numero di turiste e turisti in Ticino. Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo, in una recente intervista all’agenzia di stampa Keystone-ATS ha stimato che nell’ultimo anno il numero di turisti giornalieri in Ticino è diminuito di circa il 15%.

Anche la presidentessa della sezione ticinese di HotellerieSuisse ritiene che la galleria di base del San Gottardo, chiusa in gran parte al traffico passeggeri dallo scorso agosto, sia in parte responsabile del calo dei pernottamenti in albergo in Ticino.

Lo stato della galleria dopo l'incidente del 10 agosto 2023.
Lo stato della galleria dopo l’incidente del 10 agosto 2023. Keystone/Urs Flueeler

Il Monte Generoso, popolare tra le persone in arrivo dalla Svizzera tedesca è stato visitato da un numero minore di turisti e turiste in questa stagione. Si parla, tra aprile e giugno, del 15-20% in meno di visitatrici e visitatori rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ha dichiarato il responsabile marketing della Monte Generoso SA.

Gli esponenti del turismo ticinese non negano tuttavia che un ruolo importante nell’insuccesso di questi ultimi mesi lo abbiano avuto anche le piogge del mese di giugno, fino ai primi di luglio.

Cosa cambierà per pendolari e turisti

Da oggi, quindi, il tempo di viaggio tra Milano e Zurigo o tra Milano e Lucerna si riduce di oltre un’ora. Da Zurigo si può tornare in Ticino in poco più di un’ora e 50 minuti; da Lucerna in circa 1 ora e 45 minuti.

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Le FFS non dispongono di numeri ufficiali che indichino il numero di pendolari che percorrono quotidianamente queste tratte perché non rilevano i numeri dei passeggeri e delle passeggere relativi al percorso. Ma secondo stime dei media ticinesi, se ne contano probabilmente diverse centinaia ogni giorno.

Tra turismo e pendolarismo, nel corso del 2023, lungo l’intero asse del San Gottardo hanno viaggiato in media 16’400 persone. Inoltre, la capacità è aumentata. Con la riapertura del tunnel di base e il servizio continuo ogni mezz’ora i posti saranno circa 40’000, mentre prima del deragliamento erano circa 35’000.

Rivalutare la vecchia tratta

A margine della conferenza stampa, Christian Vitta ha inoltre riflettuto sull’importanza della cosiddetta tratta montana, quella regolarmente utilizzata prima dell’inaugurazione di AlpTransit e che durante i lavori di ripristino della canna ovest ha permesso ai treni di continuare a circolare, malgrado i tempi di percorrenza più lunghi.

Secondo le stime delle FFS, il costo totale dell’interruzione ammonta a 150 milioni di franchi. La maggior parte di ciò è dovuta ai complessi lavori di riparazione. La compagnia ferroviaria dispone di un’assicurazione per tali eventi. Ma poiché non tutte le richieste di responsabilità sono state risolte, le FFS devono per ora sostenere tutti i costi. A causa dell’indagine in corso, le FFS per il momento non vogliono rilasciare ulteriori commenti in merito.

Con l’avvento del tunnel di base era infatti stato ipotizzato lo smantellamento del collegamento. “La vecchia linea sembrava qualcosa – non dico inutile – ma, certo, non così importante. E invece, abbiamo visto quanto fosse strategicamente fondamentale. Proprio perché, in caso di necessità, ha garantito il collegamento del Ticino con il resto della Svizzera”, ha detto il presidente del Governo cantonale ripreso dai quotidiani.

“D’altra parte – ha aggiunto Vitta – se vogliamo mantenere il funzionamento del collegamento nord-sud va garantita la percorrenza in sicurezza anche sulla vecchia linea”.

Sollievo anche a Bruxelles

Le autorità, le FFS, il settore turistico e i viaggiatori e le viaggiatrici non sono però gli unici a tirare un sospiro di sollievo riguardo al pieno funzionamento della galleria ferroviaria più lunga del mondo. Questo tunnel “svolge un ruolo decisivo lungo il corridoio di trasporto multimodale che collega il Mare del Nord con il Mediterraneo”, ha sottolineato un portavoce della Commissione europea interpellato dall’agenzia di stampa Keystone-ATS.

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La rete transeuropea in questione attraversa infatti otto Paesi del Vecchio Continente: Irlanda, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Francia, Germania, Svizzera e Italia, collegando così diverse “regioni economicamente forti”.

Secondo il portavoce, la completa riapertura e il ripristino totale del traffico lungo la galleria dopo il deragliamento del treno merci nell’agosto dello scorso anno “aumenterà significativamente la capacità dell’infrastruttura ferroviaria lungo quest’asse fortemente congestionata”, contribuendo all’efficienza, alla sostenibilità e all’integrazione delle reti di trasporto europee.

Ispezioni obbligatorie

A proposito dell’incidente avvenuto un anno fa, “l’Agenzia ferroviaria europea ha redatto e pubblicato un rapporto, disponibile anche al pubblico, per contribuire a garantire la sicurezza del trasporto ferroviario europeo”, ha spiegato il portavoce.

Il testo mette in evidenza difetti o segni di usura che riguardano il tipo di ruota che ha provocato l’incidente del convoglio deragliato e raccomanda agli operatori ferroviari di adottare misure di controllo più mirate e necessarie a livello europeo proprio per quanto concerne modelli di ruote analoghi.

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