Il rischio di attacchi terroristici in Svizzera è aumentato, così come il numero di persone che si recano in Siria e l’Iraq per unirsi a formazioni di estremisti islamici. È quanto emerge dal secondo rapporto presentato dalla task force anti-terrorismo della Confederazione, che si sofferma sulla necessità di agire a livello di prevenzione per contrastare i fenomeni di radicalizzazione.
Da gennaio, avvertono i servizi di sicurezza, la minaccia è aumentata. Non bisogna avere paura, sostiene il rapporto, ma la Svizzera non è un’isola: non vi sono infatti garanzie che gli attentati perpetrati nei paesi europei vicini non possano avvenire un giorno anche in Svizzera.
Riguardo invece ai militanti radicali che si sono uniti alla jihad in medio Oriente, in ottobre ne erano stati censiti 71, di cui 40 confermati. L’aumento, rispetto allo scorso febbraio è quindi stato del 33%. Di qui la necessità di intervenire prima che se ne interessino le autorità inquirenti.
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