La settimana in Svizzera
Covid-19 e cambiamenti climatici sono due problematiche mondiali che hanno caratterizzato in vario modo la cronaca di questa settimana nella Confederazione.
Il prossimo anno i premi dell’assicurazione obbligatoria che dovranno pagare i cittadini svizzeri per le spese sanitarie aumenteranno ancora: l’incremento medio sarà dello 0,5% ma il divario tra cantoni è importante (tra -1,6% e +2,1%). Lo ha annunciato martedì a Berna il consigliere federale Alain Berset.
PLACEHOLDERLe Camere a Berna hanno finalmente varato, dopo interruzioni e bocciature, la Legge sul CO2 che dovrebbe garantire, attraverso incentivi e tasse, il rispetto da parte della Svizzera degli obiettivi di Parigi sul clima (dimezzamento delle emissioni inquinanti entro il 2030).
PLACEHOLDERDopo due giorni di occupazione “abusiva” della Piazza federale la polizia ha sgomberato l’area davanti al parlamento e smontato le tende provvisorie erette dai giovani manifestanti per il clima.
PLACEHOLDEROltre duemila studenti della prestigiosa Ecole hôtelière de Lausanne (EHL) – i tre quarti del totale degli allievi – sono stati messi in quarantena fino al 28 settembre dopo la comparsa di numerosi focolai di coronavirus sviluppatisi dopo una festa privata.
PLACEHOLDERIn appello i dodici ambientalisti che avevano inscenato una manifestazione all’interno di una filiale del Credit Suisse a Losanna sono stati condannati a pene pecuniarie. Per la corte vodese il loro agire non è giustificato dallo stato di necessità a difesa del clima.
PLACEHOLDERtvsvizzera/spal con RSI
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