Truffa sulle sovvenzioni, a processo sei dirigenti della Posta
Sei ex dirigenti della Posta, tra cui l'ex direttore delle finanze Pascal Koradi, e l'ex direttore di AutoPostale Daniel Landolf, sono stati rinviati a giudizio per truffa in relazione allo scandalo che ha coinvolto il comparto trasporti stradali (Autopostale) del gruppo.
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tvsvizzera/ats/spal con RSI (TG del 27.8.2020)
In particolare, i manager sono accusati dalla polizia federale (FedPol) – che ha trasmesso l’atto d’accusa alla Procura di Berna e chiesto nei loro confronti misure di detenzione preventiva a conclusione della vasta inchiesta – di aver partecipato a vario titolo nel raggiro contabile collegato alle false fatture inoltrate all’Ufficio federale dei trasporti (UFT) che aveva lo scopo di evitare tagli ai sussidi erogati da Confederazione, cantoni e comuni. Gli indagati rischiano una pena detentiva fino a 5 anni e un’ammenda di 30’000 franchi.
Le irregolarità contabili sui sussidi percepiti indebitamente da AutoPostale erano emerse nel corso del 2018 e in seguito allo scandalo si è dimessa la Ceo della Posta Susanne Ruoff e sono stati rimborsati 205 milioni di franchi a Confederazione ed enti locali.
Il servizio del TG.
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Una complessa vicenda
Nel corso della sua regolare attività di revisione l’Ufficio federale dei trasporti aveva rimarcato, nell’autunno 2017, che a partire dal 2007 AutoPostale aveva realizzato, nel settore del traffico viaggiatori regionale beneficiario di sovvenzioni pubbliche, utili che erano stati trasferiti ad altri comparti di attività. Il governo federale, a inizio 2018, aveva quindi affidato il procedimento penale amministrativo alla polizia federale. Nel corso delle indagini sono venuti alla luce casi sospetti di accettazione indebita di vantaggi e di conseguenza ha sporto denuncia contro ignoti nella primavera dell’anno scorso al Ministero pubblico della Confederazione.
Smentite da Berna
Secondo organi di stampa, in particolare il quotidiano Blick, la Procura federale stava effettuando approfondimenti anche a carico di dipendenti dell’Ufficio federale dei trasporti in merito a possibili favori che avrebbero ottenuto a margine di questa vicenda. In proposito però Berna ha precisato che funzionari del dipartimento competente sono stati sentiti dagli inquirenti federali ma solo in qualità di persone informate dei fatti.
In proposito i vertici della Posta hanno fatto sapere che, in seguito alle accuse mosse ai sei ex dirigenti, intende rivalersi con specifiche azioni di responsabilità e di risarcimento. I lavori preparatori in questo senso, è stato comunicato, sono già in corso e si intensificheranno ora che l’inchiesta dell’Ufficio federale di polizia è conclusa.
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