Industria orologiera chiede più sostegno a politica
L'industria orologiera svizzera attraversa un periodo difficile: la domanda mondiale è in calo e il franco forte sta mettendo sotto pressione il ramo, che ora chiede alle autorità di sostenere l'industria d'esportazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
Keystone-ATS
Sono necessarie misure concrete per rafforzare la competitività dell’industria orologiera e preservare la stabilità economica del settore delle esportazioni, affermano in un comunicato diffuso martedì la Federazione dell’industria orologiera (FH) e la Convenzione padronale dell’industria orologiera svizzera (CP).
A soffrire maggiormente della contrazione delle vendite e del franco forte sono i fornitori di componenti e i produttori di orologi dei segmenti di prezzo medio e basso.
Le conseguenze per il settore sono gravi: delle 700 aziende con circa 65’000 dipendenti, spiegano le associazioni di categoria, molte hanno già fatto ricorso all’orario ridotto, prolungato le ferie estive o perfino effettuato licenziamenti. Inoltre, l’evoluzione futura è difficile da prevedere, e non sussistono prospettive di miglioramento a breve termine.
FH e CP chiedono quindi di intervenire: la Banca nazionale svizzera (BNS), ad esempio, ha un margine di manovra sufficiente per agire sul mercato dei cambi e indebolire il franco. Chiedono inoltre alla Confederazione di migliorare le condizioni quadro; in questo contesto accolgono con favore i progressi compiuti nel libero scambio con la Cina, l’India e gli Stati del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay).
Secondo le due le associazioni occorre pure ridurre gli oneri amministrativi per le imprese: ciò deve rimanere l’obiettivo di Confederazione, Cantoni e Comuni, di modo che le aziende possano concentrarsi sugli affari.
Piattaforme online, gli esperti consigliano una strategia olistica
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le piattaforme online, come i social network o i motori di ricerca, influenzano la formazione dell'opinione pubblica e quindi la democrazia. La Commissione federale dei media (COFEM) raccomanda dunque una strategia olistica per controllarle.
Statuto S, tre ucraini su dieci in Svizzera lavorano
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sempre più rifugiati ucraini in Svizzera hanno un lavoro. Il tasso di occupazione delle persone a beneficio dello statuto S di protezione era di poco inferiore al 30% alla fine del 2024.
WEF 2025, Trump non parteciperà (di persona), mentre Zelensky sarà a Davos
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente eletto statunitense Donald Trump parteciperà al Forum economico mondiale (WEF) 2025 di Davos (GR) tramite videoconferenza. L'intervento del repubblicano è previsto per giovedì 23 gennaio, ha annunciato oggi il presidente del WEF Børge Brende.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Premio Wakker 2025 è stato assegnato al comune di Poschiavo (GR) per aver saputo combinare tradizione e progresso diventando un modello per il futuro delle regioni di montagna.
Preoccupano le pratiche di polizia e le carceri affollate in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Comitato europeo contro la tortura è preoccupato per le pratiche di polizia applicate in Svizzera e per le carceri sovraffollate.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il produttore di cioccolato Lindt & Sprüngli è riuscito ad aumentare le vendite l'anno scorso, nonostante l'incremento del costo delle materie prime agricole. Il gruppo zurighese ha perfezionato i propri obiettivi finanziari.
“I prezzi degli skipass in Svizzera non sono trasparenti”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Fondazione svizzero-tedesca per la protezione dei consumatori (SKS) critica le stazioni sciistiche per la loro offerta di "prezzi flessibili": a suo avviso, spesso manca la trasparenza quando si tratta di abbonamenti stagionali e carte giornaliere.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il rapporto della Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI) su Credit Suisse (CS) conferma che UBS ha pagato un prezzo troppo basso per rilevare l'istituto concorrente.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nelle famiglie svizzere si rinuncia sempre di più alla carne: la quota di quelle che consuma prodotti animali senza restrizioni è passata da circa il 71% nel 2022 a circa il 64% l'anno scorso, indica un'indagine dell'Università di San Gallo.
Iran, riunione a Ginevra con Francia, GB e Germania sul nucleare
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Iran e i Paesi del gruppo noto come E3 - Gran Bretagna, Francia e Germania - si sono incontrati a Ginevra per discutere del programma nucleare di Teheran ad appena una settimana dall'insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.