L’accettazione dell’iniziativa popolare denominata “Sì all’abolizione del canone radiotelevisivo” avrebbe profonde ripercussioni sul paesaggio mediatico svizzero, che ne uscirebbe sensibilmente indebolito.
Ne è convinto il Consiglio federale, il quale, con una presa di posizione pubblicata mercoledì, raccomanda di respingere il testo senza opporgli un controprogetto. Secondo il Governo, dare corpo ai propositi dell’associazione “No Billag” ridurrebbe fortemente la pluralità di opinioni e di offerta dei mezzi d’informazione elettronici.
Depositata l’11 dicembre 2015, l’iniziativa è sostenuta da 112’191 firmatari. Il suo obiettivo è far sì che le emittenti radiotelevisive titolari di una concessione non percepiscano più i proventi della tassa di ricezione e che, in futuro, sia abolito anche qualsiasi sussidio diretto a loro beneficio.
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