Inutile che la Svizzera ospiti il vertice di pace sull’Ucraina, dice la Russia
Mostrando solidarietà all'Ucraina, la Svizzera ha "perso il suo ruolo di mediatore internazionale imparziale", ha dichiarato Sergei Garmonin.
Keystone / Peter Schneider
I colloqui di pace sulla guerra in Ucraina previsti in Svizzera sarebbero "inutili" senza la partecipazione di Mosca, ha dichiarato l'ambasciatore russo a Berna in un'intervista pubblicata domenica.
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tvsvizzera.it/mrj con Reuters
La settimana scorsa, in occasione del Forum economico mondiale WEF di Davos, il presidente ucraino Volodymr Zelensky ha chiesto alla Svizzera di organizzare un vertice di pace. La Confederazione, che ha già agito in passato come mediatrice per risolvere conflitti internazionali, ha accolto la richiesta e negli scorsi giorni la presidente elvetica Viola Amherd ha annunciato che l’evento si terrà già nel corso di quest’anno. La città scelta per l’evento dovrebbe essere Ginevra.
L’ambasciatore russo a Berna Sergei Garmonin ha dichiarato in un’intervista al domenicale SonntagsZeitung che un vertice di pace sull’Ucraina senza la partecipazione di Mosca sarebbe “destinato a fallire”.
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Garmonin ha criticato la Confederazione, affermando che il Paese ha costantemente sostenuto la “linea anti-russa dell’Occidente collettivo” e che, mostrando solidarietà all’Ucraina, ha “perso il suo ruolo di mediatore internazionale imparziale”. La mediazione svizzera è quindi “fuori discussione”, ha affermato.
Il piano di pace in dieci punti di Zelenskiy non è una base per avviare un dialogo perché contiene una serie di ultimatum contro la Russia, ha aggiunto il diplomatico: “Non si può parlare con la Russia con il linguaggio degli ultimatum”.
Tra le richieste russe da prendere in considerazione, ha concluso, c’è quella che “l’Ucraina diventi un Paese neutrale, non allineato e senza armi nucleari, che rispetti i diritti umani e le libertà di tutti i cittadini e i gruppi nazionali presenti sul suo territorio”.
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