La Banca nazionale rivede al rialzo le previsioni di crescita
Prevista una cresciuta più sostenuta dell'economia svizzera, ma niente di talmente radicale da far cambiare la sua politica monetaria: il tasso guida viene mantenuto fermo al -0,75%.
Secondo la Banca nazionale svizzera (Bns), “il franco continua ad avere una valutazione elevata” per cui l’istituto intende mantenere la sua rotta, con l’obiettivo di garantire la stabilità dei prezzi e continuare a sostenere la ripresa dell’economia dalle conseguenze della pandemia.
Oltre al tasso guida più basso del mondo la Bns impone anche interessi negativi (pure del -0,75%), sulle somme depositate dalle banche (oltre una certa soglia limite) sui conti giro presso la Bns, balzelli che gli istituti tendono sempre più a ribaltare a loro volta sui risparmiatori.
La terza colonna è rappresentata dalla disponibilità a intervenire all’occorrenza sul mercato dei cambi: cosa che l’anno scorso è stata fatta in misura enorme, attraverso l’acquisto di divise estere per 110 miliardi di franchi.
Stando agli esperti la Bns non può muoversi prima che lo facciano la Banca centrale europea (Bce) e la Federal Reserve. Quest’ultima proprio mercoledì ha mantenuto la sua politica, prospettando solo un lieve anticipo dei tempi del rialzo dei tassi: ma si parla del 2023.
L’economia mondiale
Riguardo alla congiuntura planetaria, la BNS prevede un netto miglioramento sulla scia dell’allentamento delle misure anti-Covid. Tuttavia i postumi della pandemia continueranno a penalizzare la domanda ancora per un po’: di conseguenza il grado di utilizzo delle capacità produttive globali appare destinato a normalizzarsi solo lentamente.
In Svizzera, dopo il calo del prodotto interno lordo (Pil) nel primo trimestre, è atteso un vigoroso rimbalzo nella seconda parte dell’anno: per l’insieme del 2021 il Pil dovrebbe salire di circa il 3,5%, a fronte di un valore compreso fra il 2,5% e il 3,0% stimato tre mesi or sono. Segnali positivi si delineano anche sul mercato del lavoro.
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