La convenzione di Stans
Mediazione da lontano
I contrasti fra gli alleati sono molto profondi. L’eremita Nicolao della Flüe riesce tuttavia a mediare fra le diverse fazioni.
Alla fine delle guerre di Borgogna il sistema di alleanze dei primi otto Cantoni è attraversato da una profonda crepa. Le controversie relative alla ripartizione del bottino di guerra e il patto di alleanza con le città di Friburgo e Soletta dividono i Confederati.
Mentre Berna e Zurigo intendono accogliere Friburgo e Soletta nel sistema di alleanze, i Cantoni rurali di Uri, Svitto, Untervaldo, Glarona e Zugo si oppongono, temendo che con l’adesione delle due città l’influenza dei Cantoni urbani possa diventare troppo grande. Nel contempo occorre ripartire il bottino delle guerre di Borgogna tra gli alleati, ma anche per quanto riguarda la spartizione dei territori e dei ricchi bottini conquistati regna il disaccordo. I Confederati sono in crisi dalla fine delle guerre di Borgogna nel 1477.
Uri e Svitto hanno la sensazione di essere penalizzati nella spartizione del bottino borgognone. Viene così organizzata la spedizione di un Corpo franco verso la regione di Vaud, la cosiddetta spedizione della Folle vita (Saubannerzug). Per proteggersi da imprese simili, Friburgo e Soletta stringono un patto di comborghesia perpetua con le altre città, al quale si oppongono tuttavia i Cantoni rurali.
Alla Dieta di Stans del 1481 i delegati dei Cantoni cercano di trovare una soluzione a questi conflitti.
Un’alleanza o due trattati?
Mentre i Cantoni urbani propongono un patto d’alleanza a dieci Cantoni (i primi otto più Friburgo e Soletta) i Cantoni rurali vogliono stipulare due trattati: una convenzione volta a garantire alle città (e fondamentalmente a tutti i Cantoni) la sicurezza interna e un’alleanza dei primi otto Cantoni con Friburgo e Soletta, che tuttavia non conferisce alle due città gli stessi diritti degli altri membri. Dopo lunghe trattative e reciproche concessioni, a novembre la soluzione proposta assume la forma di due trattati separati.
La Confederazione rischia di disgregarsi
Quando i delegati si riuniscono nuovamente a dicembre risulta chiaro che le trattative svoltesi il mese precedente non hanno dato frutti: lo status delle due città di Friburgo e Soletta continua a dividere gli animi. Il 22 dicembre, quando i delegati concludono l’assemblea, sembra ormai impossibile trovare una soluzione. L’esistenza del sistema confederato è seriamente in pericolo.
In cerca di un consiglio notturno
La svolta decisiva avviene con l’intervento dell’eremita Nicolao della Flüe, nonostante non sia personalmente presente. Il parroco Amgrund di Stans era infatti partito già durante la notte alla volta di Ranft per chiedere consiglio all’eremita. Al suo ritorno, i delegati della Dieta sono già disseminati per le locande di Stans. Amgrund va alla loro ricerca al fine di riunirli ancora una volta.
La convenzione per la garanzia della sicurezza interna delle città è finalmente accettata da tutte le parti. Il nuovo Patto federale viene tuttavia ridiscusso dai delegati a capodanno del 1481. Friburgo acconsente, anche se titubante, e la Confederazione sostituisce la precedentemente contestata comborghesia. I vecchi Cantoni stipulano un’alleanza perpetua con Friburgo e Soletta che hanno ora uno statuto più vicino a quello di Paesi alleati.
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