La popolazione elvetica è sana ma aumenta la sofferenza tra le giovani
La grande maggioranza della popolazione di più di 15 anni in Svizzera è felice ma la sofferenza psicologica tra i giovani è cresciuta nel 2022. Per quanto riguarda l'alcol, sono cambiati i modelli di consumo mentre è in calo il consumo di sigarette. Lo dice l’indagine sulla salute in Svizzera condotta ogni cinque anni dall’Ufficio federale di statistica.
La salute è il bene più prezioso. Durante la pandemia di COVID-19 la concezione di salute diffusa nella società si è trasformata. La popolazione – sottolinea l’Ufficio federale di statistica (UST) nell’introduzione all’indagine sulla salute in Svizzera 2022 – ha dovuto imparare a gestire continue incertezze e nuove paure durante e dopo le misure di lotta contro la pandemia di coronavirus. Il valore della salute si è radicato ancora più profondamente nella coscienza della società.
Numerosi fattori influiscono sullo stato di salute della popolazione. L’UST cita in particolare il reddito e la formazione, il sostegno sociale, le condizioni di lavoro e di vita, l’integrazione sociale, l’ambiente naturale, l’atteggiamento nei confronti della salute e le abitudini culturali. Non solo. L’età e il sesso, ad esempio, ma anche lo status sociale incidono sui comportamenti (attività fisica, alimentazione), che a loro volta hanno degli effetti importanti sulla salute.
Veniamo ai risultati dell’inchiesta. Anche dopo la pandemia di coronavirus, la popolazione svizzera si ritiene prevalentemente in buona salute. Lo studio condotto ogni cinque anni dall’UST e pubblicato venerdì rileva che l’83% della popolazione di più di 15 anni si sentiva felice e l’85% sano. Solo il 3% ha valutato di avere un cattivo o molto cattivo stato di salute.
Sofferenza psicologica
La salute psichica, scrive l’UST, si manifesta tra l’altro attraverso il benessere emotivo, l’autostima, la soddisfazione nei confronti della propria vita. Anche nel 2022 la maggior parte della popolazione ha dichiarato di sentire molto più spesso emozioni positive che negative.
Aumenta però la percentuale delle persone che soffrono. Nell’ultimo quinquennio la quota delle persone che provava una sofferenza a livelli medio o alti è decisamente aumentata. Nel 2022 la sofferenza psicologica era particolarmente elevata tra le persone tra i 15 e i 24 anni, soprattutto tra le donne: quasi una donna su tre provava un disagio da medio a forte.
L’8% delle persone interrogate sostiene inoltre di aver sofferto di depressione negli ultimi 12 mesi, il 10% ha indicato disturbi d’ansia. Ne sono particolarmente colpite (18%) ancora una volta le giovani donne dai 15 ai 24 anni.
Consumo di carne, frutta e verdura in calo
Anche l’alimentazione concorre al benessere di una persona. Dai rilevamenti dell’UST risulta che il 71% delle persone sta attento alla propria alimentazione. Gli uomini (66%) un po’ meno delle donne (76%). L’UST comunica che la quota di popolazione che presta attenzione alla propria alimentazione è aumentata rispetto al 2017 (68%).
Frutta e verdura costituiscono una componente essenziale per un’alimentazione sana. Se ne raccomanda un consumo giornaliero di almeno cinque porzioni. Il 16% rispetta queste raccomandazioni. Il consiglio viene seguito più dalle donne che dagli uomini (il 20% contro l’11%).
Nonostante la carne sia meno popolare, nel 2022 ancora il 47% della popolazione mangiava carne più di tre volte a settimana. Certo, negli ultimi 30 anni la frequenza del consumo di carne è fortemente diminuita. La quota di persone che mangiano carne ogni giorno si è più che dimezzata passando dal 25 al 12%. Le persone che non ne mangiano si è triplicata (dal 2 al 6%). Anche in questo caso sono soprattutto le donne che l’hanno tolto dalla loro dieta: 8,1% contro il 3,3% degli uomini.
Diminuisce il consumo di alcool.
Se la buona alimentazione aiuta a mantenere un buono stato di salute, l’eccessivo consumo di alcol è per contro una delle cause principali di morte prematura e di disturbi della salute fisica, psichica e sociale. Nel 2022 la stragrande maggioranza (83%) della popolazione dai 15 anni in su beveva alcol. Gli uomini più spesso e in quantità maggiori delle donne.
In particolare, il 65% degli uomini e il 46% delle donne dichiarano di bere alcolici almeno una volta alla settimana. Dal 1992, la quota di persone che consumano alcol quotidianamente è diminuita di poco più della metà sia per gli uomini (dal 30 al 12%) che per le donne (dall’11 al 5%). Si protrae la tendenza a un diverso modo di consumare alcol: tendenzialmente la popolazione beve alcol meno spesso, ma quando si presenta l’occasione, ne beve complessivamente di più. Una donna su dieci e un uomo su cinque si ubriacano almeno una volta al mese.
Meno fumatori
Per concludere l’UST prende in esame anche il consumo di sigarette. L’inchiesta evidenzia che la quota di fumatori è scesa, in questi ultimi cinque anni di tre punti percentuali (dal 27% al 24%). Dopo una fase di stagnazione, dal 2007 al 2017, il consumo di sigarette è diminuito in particolare fra gli uomini. La differenza tra i sessi si sta dunque riducendo sempre di più, mentre aumentano quelle sociali: come rileva l’UST la quota di fumatori è nettamente superiore tra quelle senza formazione terziaria.
I prodotti alternativi, come le sigarette elettroniche o il tabacco da succhiare (snus), sono consumati soprattutto dai giovani uomini.
L’Ufficio federale di statistica (UST) svolge l’indagine sulla salute in Svizzera ogni cinque anni dal 1992. Nel 2022 ha avuto luogo la settima indagine. Si tratta di una rilevazione a campione mediante interviste telefoniche e un successivo questionario scritto. Le interviste si rivolgono alla popolazione residente di almeno 15 anni che vive in economie domestiche private. La rilevazione è stata condotta nell’arco di tutto il 2022, per equilibrare le oscillazioni stagionali: intervistate 21’930 persone.
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