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La popolazione elvetica sostiene i negoziati con l’UE

Le bandiere di Svizzera e UE.
Nonostante il largo sostegno, la maggioranza della popolazione si è detta convinta che non si tratti di un accordo tra partner paritari. © Keystone / Peter Schneider

La popolazione elvetica desidera una relazione sicura e stabile con l'UE. Per questo motivo sostiene un mandato negoziale tra la Svizzera e l'Unione europea e si dice favorevole a un approccio bilaterale. Lo dice un sondaggio condotto prima della presentazione del mandato negoziale con l’UE del 15 dicembre scorso.

Il sostegno della popolazione a un mandato negoziale tra la Svizzera e l’Unione europea è aumentato, stando ad un sondaggio. Oltre due terzi degli intervistati, infatti, sono favorevoli all’approccio bilaterale anche se la maggioranza non ritiene che la Svizzera sia un partner paritario dell’Ue.

In generale, il 68% degli intervistati è favorevole a un mandato negoziale basato sui colloqui esplorativi per i Bilaterali III e una netta maggioranza del 71% concorda con il contenuto degli accordi. L’argomento principale a favore delle nuove intese bilaterali è il desiderio di una relazione sicura e stabile con l’UE.

Il sostegno alla reintegrazione della Svizzera nei programmi quadro di ricerca e innovazione dell’UE è quasi unanime. Sono stati accolti con favore anche gli adeguamenti delle misure di accompagnamento, mantenendo l’attuale protezione dei salari, l’aggiornamento delle normative sui prodotti, un accordo sull’elettricità con l’UE e la possibilità di una ripresa dinamica della legislazione.

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Il 48% degli intervistati ritiene che l’accordo darebbe ai cittadini dell’UE il diritto alle prestazioni sociali molto più rapidamente e il 44% vede solo vantaggi per l’UE nella libera circolazione delle persone.

La creazione di un meccanismo di risoluzione delle controversie con un tribunale arbitrale paritario è chiaramente sostenuta. L’adozione della Direttiva sulla cittadinanza europea, che consentirebbe ai cittadini dell’UE con un contratto di lavoro di ottenere prestazioni sociali, ha invece polarizzato le opinioni, ma il 53%, degli intervistati la accetterebbe.

La maggioranza degli elettori si è detta convinta che non si tratti di un accordo tra partner paritari, ma che l’UE stia imponendo le sue regole alla Svizzera (57%) e circa la metà ritiene che la Confederazione stia facendo troppi compromessi (52%).

Va sottolineato però che il sondaggio pubblicato lunedì è stato condotto dall’istituto gfs.bern su circa 1’000 aventi diritto di voto dopo le elezioni nazionali e prima della presentazione del mandato negoziale con l’UE, lo scorso venerdì, su incarico di diverse associazione economiche.

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