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La settimana in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

L'attualità della settimana appena trascorsa in Svizzera si è incentrata inizialmente sulla disfatta alle urne dei due testi in votazione domenica, per poi spostarsi sul delicato tema del suicidio assistito.

E mentre la BNS annunciava un abbassamento del tasso direttore, sono arrivate pessime notizie per le tasche di chi vive nella Confederazione: i premi dell'assicurazione malattia obbligatoria aumenteranno in modo consistente anche il prossimo anno.

Buona lettura!

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Keystone / Jean-Christophe Bott

Una batosta. Anzi due. I testi in votazione la scorsa domenica sono stati entrambi sonoramente bocciati dal popolo elvetico, che ha detto “no” all’iniziativa sulla biodiversità e alla riforma delle pensioni.

Poco chiara, troppo complessa, lontana dai bisogni concreti della gente. Sono molte le ragioni che esperte ed esperti hanno avanzato per spiegare i motivi per cui la modifica alla legge sulla previdenza professionale (LPP) è stata respinta dal 67% dell’elettorato elvetico.

Il problema delle pensioni di chi percepisce salari bassi e di chi lavora a tempo parziale resta, ha in seguito ricordato la ministra degli interni Elisabeth Baume-Schneider. La Consigliera federale ipotizza, in futuro, non una nuova grande riforma del sistema, ma tante piccole riforme più concrete e comprensibili.

Anche l’iniziativa sulla biodiversità, che chiedeva di dedicare più superfici e risorse finanziarie alla natura, si è infranta sullo scoglio delle urne. Anche se il problema della scomparsa delle specie animali e vegetali è un problema riconosciuto, il popolo elvetico non è stato convinto dalla soluzione proposta dalle associazioni ambientaliste che hanno lanciato l’iniziativa, osteggiata dal settore agricolo. Se a votare fosse stata solo la diaspora elvetica, però, il testo sarebbe stato accettato.

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Keystone / Ennio Leanza

La capsula per il suicidio “Sarco” è tornata a far parlare di sé in Svizzera, prima con una presa di posizione governativa, poi con un clamoroso primo utilizzo in territorio elvetico che ha portato a diversi arresti.

Lunedì, la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider aveva parlato della capsula, dichiarando che Sarco non è conforme alla legge elvetica. Meno di un giorno dopo, si è venuto a sapere che nel canton Sciaffusa una persona si era tolta la vita utilizzando l’apparecchio dell’organizzazione “Last Resort”.

La polizia cantonale ha arrestato diverse persone, tra cui il copresidente di Last Resort e un giornalista di una testata olandese che era presente per riferire sul primo utilizzo di Sarco.

Gli inventori della capsula, che provoca la morte della persona al suo interno per ipossia da azoto, sostengono che si tratta di un metodo che garantisce un decesso senza sofferenza in circa cinque minuti. Per utilizzare Sarco, indicano, è necessario un certificato psichiatrico che confermi la capacità di discernimento. Per il resto, non c’è alcun intervento medico, obbligatorio invece nell’ambito dell’assistenza al suicidio praticata da organizzazioni riconosciute in Svizzera quali Exit.

Il delicato dibattito sul fine vita è lungi dall’essere terminato nella Confederazione.

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Keystone / Christian Beutler

Oggi, in Svizzera, le coppie sposate pagano congiuntamente le tasse, il che le svantaggia fiscalmente rispetto a quelle non spostate. Un progetto governativo che intende eliminare questa differenza di trattamento è stato approvato mercoledì dal Consiglio nazionale.

È una situazione di discriminazione delle coppie unite in matrimonio che non piace a parte dello spettro politico, in particolare alle donne del PLR (Partito liberale radicale, destra). Queste ultime hanno lanciato un’iniziativa per introdurre la tassazione individuale anche per i coniugi.

Secondo il Governo, per cambiare le cose non è necessario una modifica costituzionale (che andrebbe effettuata in caso di successo dell’iniziativa). Ha quindi presentato un controprogetto indiretto che prevede la tassazione individuale per tutte e tutti.

Una leggera maggioranza del Consiglio nazionale (98 a 93 e un’astensione) ha approvato l’idea governativa. L’oggetto dovrà ora essere discusso anche dal Consiglio degli Stati. A livello di casse pubbliche, il passaggio al nuovo sistema comporterà minori entrate pari a circa a 1 miliardo di franchi, 800 milioni dei quali a carico della Confederazione e 200 milioni dei Cantoni, scrive la RSI.

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Keystone / Til Buergy

La mossa attesa della Banca nazionale svizzera (BNS) si è puntualmente verificata. La BNS ha allentato la sua politica monetaria abbassando di 0,25 punti il tasso guida, portandolo all’1%.

La diminuzione è in linea con le previsioni, anche se analisti e analiste non escludevano un taglio ancor più importante. La decisione è stata presa per contrastare le pressioni al rialzo sul franco svizzero. Il franco forte è stato d’aiuto durante il periodo di inflazione dilagante, permettendo di alleggerire i prezzi dei beni provenienti dall’estero. Ora però, con il calo dell’inflazione emergono piuttosto le difficoltà dell’industria di esportazione, confrontata ad esempio con la sfida di un euro basso.

Il presidente della direzione di BNS Thomas Jordan, che lascerà la carica a fine mese, ha inoltre comunicato che “nei prossimi trimestri potranno rendersi necessarie ulteriori riduzioni del tasso di interesse per garantire la stabilità dei prezzi a medio termine”.

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Keystone / Christian Beutler

Brutte notizie per i portafogli della popolazione svizzera. L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha annunciato giovedì un ennesimo aumento dei costi dell’assicurazione malattia obbligatoria (Lamal), una delle spese che già grava maggiormente sul bilancio delle economie domestiche elvetiche.

“La stangata è servita”, titola la RSI parlando del previsto aumento dei costi dei premi del 6%.  Si tratta però della media nazionale, che comprende tutti i Cantoni. L’esiguo aumento previsto a Basilea Città (+1,5%), è una magra consolazione per chi abita in Ticino (uno dei Cantoni in cui i premi sono già tra i più cari) che vedrà i costi lievitare del 10,5%.

L’UFSP non ha lasciato presagire nulla di rassicurante per le tasche della popolazione neanche per gli anni a venire. A causa dell’invecchiamento della popolazione e dell’avvento di nuovi trattamenti e farmaci, molto probabilmente i costi sanitari continueranno ad aumentare.

SVIZZERA INSOLITA

Chiedete a una persona originaria della Svizzera tedesca di comporre una cartolina dal Ticino e con buone probabilità vi inserirà una palma. E non una palma qualunque, una Trachycarpus fortunei (palma di Fortune o palma di canapa).

Nonostante sia ormai diventata un simbolo sfruttato a piene mani dagli operatori turistici ticinesi, è anche una pianta invasiva che crea non pochi problemi alle foreste. Per questo, le autorità federali ne hanno appena proibito la vendita.

Ma il divieto che doveva riguardare solo le piante femminili è stato esteso a tutte le “palme ticinesi”. La ragione è la sua sessualità atipica.

FOTO DELLA SETTIMANA

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Keystone / Peter Schneider

Archiviata una votazione si pensa già alla prossima. Il comitato per il “sì” al progetto di ampliamento della rete autostradale svizzera sta già armandosi per la campagna in vista dello scrutinio che si terrà il prossimo 24 novembre. La foto è stata scattata nella sala stampa del Parlamento martedì 24 settembre.

LA SETTIMANA PROSSIMA

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Keystone

Con la fine della sessione parlamentare, l’attualità elvetica della prossima settimana conterrà probabilmente un po’ meno politica di quelle appena trascorse.

Sicuramente si parlerà estensivamente del CERN di Ginevra, che domani celebra ufficialmente i suoi 70 anni di esistenza. Il laboratorio per la ricerca nella fisica  delle particelle, nonostante l’età, sogna ancora “cosa fare da grande”, con il progetto di costruzione di un nuovo gigantesco acceleratore di particelle.

La cronaca bancaria e giudiziaria s’incontreranno martedì quando, presso il tribunale penale federarle, si aprirà il processo in appello per il caso di riciclaggio di denaro denominato “Bulgarian Connection”. Sul banco degli imputati anche Credit Suisse, istituto bancario nel frattempo acquisito da UBS.

Infine, questa settimana prenderà il via lo Zurich Film Festival. Sembrerebbe che la manifestazione abbia mantenuto la promessa di far arrivare a Zurigo una star del cinema al giorno. Per citarne alcune: Kate Winslet, Jude Law, Pamela Anderson e Richard Gere.

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