La Svizzera fornirà ulteriori aiuti allo sminamento in Ucraina
Berna contribuirà con altri 5,7 milioni di franchi per assistere l'Ucraina allo sminamento del suo territorio.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
“Lo sminamento è fondamentale per la ricostruzione in Ucraina. È un presupposto indispensabile per l’accesso umanitario, per il ritorno delle persone sfollate, per la stabilizzazione sociale ed economica, per le attività agricole e per la ricostruzione delle infrastrutture distrutte”, aveva dichiarato il ministro degli esteri svizzero Ignazio Cassis alla Ukraine Recovery Conference 2023 lo scorso 22 giugno a Londra.
Alle parole sono succedute i fatti. La Confederazione ha infatti comunicato lunedì di aver stanziato un ulteriore credito per lo sminamento in Ucraina.
Secondo un comunicato diramato dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), il Centro internazionale di Ginevra per lo sminamento umanitario (GICHD) svolgerà un ruolo chiave nel sostenere gli sforzi dell’Ucraina per affrontare il problema dello sminamento. Il GICHD sta quindi rafforzando la sua presenza a Kiev.
Dal 2023 al 2025, le attività del GICHD saranno finanziate con 3,2 milioni di franchi. tribuirà con ulteriori fondi a partire dal 2024. ” Grazie al contributo svizzero possiamo espandere le nostre attività in Ucraina e contribuire a gestire la pianificazione, la definizione delle priorità e l’attuazione delle attività di sminamento in modo efficiente, efficace e sicuro”, ha dichiarato Stefano Toscano, direttore del GICHD, citato nel comunicato.
Il DFAE sostiene anche le attività della Fondazione svizzera per lo sminamento (FSD) in Ucraina, in particolare nella regione di Kharkiv, per un importo di 2,5 milioni.
“I nostri team individuano le zone contaminate, informano la popolazione locale sui pericoli e sul comportamento corretto da seguire e si occupano della bonifica da mine e munizioni inesplose. L’FSD recluta e forma il 90% del personale direttamente in loco”, ha spiegato Hans-Jörg Eberle, direttore dell’FSD.
I due progetti – prosegue la nota – fanno parte del sostegno più ampio della Svizzera all’Ucraina. La Direzione per lo sviluppo e la cooperazione, per esempio, promuove con dieci milioni di franchi svizzeri un programma di sminamento umanitario dell’ONU sotto la guida dell’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e del Programma alimentare mondiale (PAM), la cui attuazione avviene anche tramite l’FSD. Nel 2023 la Svizzera fornirà all’Ucraina complessivamente prestazioni di supporto allo sminamento umanitario per un importo di 15 milioni di franchi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si è svolto senza particolari intoppi l'impiego dell'esercito per la sicurezza del Forum economico mondiale (WEF) di Davos (canton Grigioni) conclusosi oggi, venerdì. Ogni giorno sono stati impiegati circa 4'400 militari.
Inclusione in azienda? Il vento cambia negli USA, ma non in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Con il vento politico che è bruscamente cambiato negli Usa numerose aziende si sono affrettate a cancellare i loro programmi di diversità, equità e inclusione (Diversity, Equity and Inclusion, DEI): non così invece in Svizzera.
L’utile di Givaudan supera 1 miliardo per la prima volta nella storia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Affari a gonfie vele per Givaudan: la multinazionale ginevrina, numero uno al mondo nel settore degli aromi e dei profumi, ha visto nel 2024 aumentare il fatturato, grazie alla crescita dei volumi di vendita.
Oltre 50 colloqui bilaterali per il Governo elvetico durante il WEF
Questo contenuto è stato pubblicato al
I membri del Consiglio federale (eccezion fatta per Albert Rösti) hanno partecipato a numerosi colloqui (più di 50) nel corso del Forum economico mondiale di Davos che si conclude oggi, venerdì.
“I prezzi delle vacanze all’estero dovrebbero rimanere stabili quest’anno”
Questo contenuto è stato pubblicato al
I prezzi delle vacanze all'estero quest'anno dovrebbero rimanere stabili per l'insieme delle destinazioni: lo afferma Philipp von Czapiewski, direttore dell'operatore viaggi Tui Suisse.
Italia, Governo sotto accusa per aver liberato un generale libico
Questo contenuto è stato pubblicato al
Irritazione nei confronti del Governo italiano per il caso dell’ufficiale libico ricercato per crimini di guerra e torture. Prima arrestato e poi liberato e riportato in Libia su un volo di Stato. Irritazione anche della Corte penale internazionale.
Donald Trump al WEF di Davos: “È iniziata l’età dell’oro”
Questo contenuto è stato pubblicato al
"È stata una settimana storica per gli Stati Uniti. È iniziata l'età dell'oro". Lo ha detto il neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump in videocollegamento con il Forum economico mondiale (WEF) di Davos.
“La Svizzera si trova sotto pressione tra UE e USA”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera, stretta tra UE e USA, si trova "in una fase critica" riguardo alla tassazione delle imprese, ha dichiarato giovedì al WEF di Davos Karin Keller-Sutter. Bruxelles continua a esercitare "pressioni finanziarie" su Berna mentre Washington non sta alle regole.
Ginevra pensa alla cassa malati pubblica con premi del 20% inferiori
Questo contenuto è stato pubblicato al
Se ne discute spesso in Ticino, ma Ginevra intanto fa sul serio: una cassa malati unica collegata a una rete sanitaria integrata potrebbe arrivare a ridurre i premi del 20%.
Al WEF è stato firmato un accordo di libero scambio tra AELS e Thailandia
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Associazione europea di libero scambio (AELS), di cui fa parte anche la Svizzera, e la Thailandia hanno firmato oggi a Davos (GR) un accordo di libero scambio, a margine del Forum economico mondiale (WEF).
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
No a un piano di sostegno di cinque miliardi per l’Ucraina
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio nazionale ha respinto giovedì una mozione che chiede di varare un programma di sostegno all'Ucraina per un importo di cinque miliardi di franchi.
La Svizzera si è impegnata a fornire ulteriore sostegno all’Ucraina
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ignazio Cassis ha delineato tre aree principali in cui ha auspicato un'azione concomitante per l'Ucraina: aiuti umanitari, ricostruzione e riforme.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.