La tisana al finocchio può essere dannosa per i neonati e le donne in gravidanza

Chi ha a che fare con i piccoli e grandi fastidi che turbano le giornate, e soprattutto le notti, delle neonate e dei neonati, quasi sicuramente si è procurato la tisana al finocchio contro il gonfiore e le temibilissime coliche.

I famosi consigli della nonna, ma anche moltissimi blog – che i genitori consultano soprattutto per la loro immediata disponibilità – e perfino certi professionisti del settore pediatrico raccomandano infatti di dare ai bambini e alle bambine un po’ di tisana al finocchio contro i disturbi allo stomaco.

Ora però, l’autorità federale di omologazione e controllo dei medicamenti e dei dispositivi medici, Swissmedic, lancia un altolàCollegamento esterno. Swissmedic sconsiglia infatti la somministrazione della tisana al finocchio ai bambini e alle bambine sotto i 4 anni, nonché alle donne in gravidanza, a causa di una sostanza potenzialmente tossica che vi è contenuta.

Solo dopo il parere di un medico

“Nel finocchio è naturalmente contenuto l’estragolo. Recenti studi – si legge nella raccomandazione di Swissmedic – indicano che l’estragolo in quantità elevate può essere potenzialmente dannoso per la salute. La rilevanza dei dati finora disponibili per l’essere umano non è ancora del tutto chiara ed è oggetto di ulteriori ricerche.

Per le tisane non è possibile definire il dosaggio esatto del principio attivo. Fattori come la temperatura e la quantità di acqua o la durata dell’infusione influenzano la quantità degli ingredienti che vengono rilasciati e quindi consumati”, si legge ancora sul sito dell’autorità federale.

Considerate queste premesse, Swissmedic caldeggia la somministrazione di tisane al finocchio ai bambini e alle bambine di età inferiore ai 4 anni solo dopo aver consultato una o un medico. Durante la gravidanza e l’allattamento il consumo è invece del tutto sconsigliato.

La presa di posizione dell’istituto elvetico per gli agenti terapeutici non è del tutto nuova. La rivista di settore Medical TribuneCollegamento esterno ha recentemente trattato la questione citando ricercheCollegamento esterno universitarie contemporanee. Ma anche l’Agenzia europea per i medicinali (EMA)Collegamento esterno ha espresso raccomandazioni in tal senso evidenziando il potenziale tossico dell’estragolo per la prima volta nel 2007.

“L’esposizione all’estragolo di gruppi sensibili come i bambini piccoli e le donne in gravidanza e in allattamento deve essere ridotta al minimo. Inoltre, la valutazione tossicologica dei preparati per uso topico ed esterno necessita di ulteriori approfondimenti perché mancano dati sull’assorbimento attraverso la pelle”, si legge in una recente pubblicazione dell’EMA.

Quanto è troppo?

È stato stimato che il consumo di estragolo deve essere inferiore a 0,05 mg/persona al giorno per adulti e adolescenti e 1 µg per kg di peso corporeo per i bambini.

La quantità di estragolo liberata da una singola bustina di tisana è tuttavia difficile da definire. Essa varia infatti in base al tempo di infusione, alla temperatura, alla freschezza e all’integrità dei semi. Per eccedere basta anche solo l’utilizzo di semi spezzati o spremere la bustina dopo l’infusione, si legge nel rapporto dell’EMA.

Cosa resta da fare

Per i problemi legati all’aria nella pancia, ci sono ingredienti alternativi che possono essere usati nella preparazione dei pasti, con le giuste precauzioni, dal momento in cui i bambini e le bambine iniziano a mangiare cibo solido, come ad esempio il cumino o l’alloro. Se il problema crea però disturbo, la soluzione è sempre quella di rivolgersi alla o al pediatra.

L’estragolo si trova naturalmente anche in molte piante che vengono consumate come cibo, aggiunge infine Swissmedic. Ci sono anche tisane al finocchio che vengono vendute come generi alimentari (quelle solubili, ad esempio). Su questi prodotti l’autorità di controllo dei medicamenti non si è espressa perché non sono di sua competenza.