Cala la paura di perdere l’impiego, aumenta lo stress sul posto di lavoro. È quanto indica il "Barometro delle condizioni di lavoro 2023" presentato giovedì da Travail.Suisse e dall'Università di Scienze Applicate di Berna. Molti ritengono inoltre che i datori di lavoro non investano abbastanza nella formazione e sempre più persone pensano che la parità salariale non sia rispettata nella propria azienda.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
Cala la paura di perdere l’impiego, aumenta lo stress sul posto di lavoro. È quanto indica il “Barometro delle condizioni di lavoro 2023” presentato giovedì da Travail.Suisse e dall’Università di Scienze Applicate di Berna. Molti ritengono inoltre che i datori di lavoro non investano abbastanza nella formazione e sempre più dipendenti pensano che la parità salariale non sia rispettata nella propria azienda.
Secondo il Barometro, attualmente più di 820’000 persone stanno pensando di cambiare impiego a causa dell’eccessivo stress e del carico sul posto di lavoro. Nel 2022 erano decisamente meno: 650’000. (In Svizzera le persone occupate sono circa 5,3 milioni) Inoltre, più di un lavoratore e una lavoratrice su tre dichiara di essere spesso o molto spesso troppo esausto per occuparsi dei propri affari personali o familiari nel tempo libero. Un dato già di per sé molto alto che continua ad aumentare negli anni.
C’è però anche una buona notizia: il basso tasso di disoccupazione e la marcata carenza di manodopera qualificata contribuiscono ad alzare il livello di sicurezza del posto di lavoro. Più della metà delle persone intervistate non teme per il proprio impiego, con un aumento di oltre 10 punti percentuali rispetto al 2019. Inoltre, giudicano molto buone le possibilità di trovare un nuovo lavoro.
Travail.Suisse ritiene che, nonostante la carenza di lavoratori qualificati, le aziende non investano abbastanza nella formazione professionale iniziale e continua. In particolare, i datori di lavoro tendono a non investire sulla formazione continua delle persone poco qualificate e di quelle che lavorano a tempo parziale.
La “farsa” della legge sull’uguaglianza
L’indagine annuale rivela anche che una percentuale crescente di dipendenti ritiene che la parità salariale non sia rispettata nella propria azienda. Due terzi dichiarano di non essere a conoscenza dei risultati delle analisi salariali che i datori di lavoro con più di 100 dipendenti dovevano effettuare e comunicare al personale entro lo scorso 30 giugno nell’ambito della revisione della legge sulla parità.
Il sondaggio rappresentativo viene condotto ogni anno dal 2015 tra 1500 persone di età compresa tra i 16 e i 64 anni, di cui 1400 in Svizzera tedesca e francese e 100 in Ticino.
Viola Amherd tenta un’ultima volta di migliorare l’immagine dell’esercito
Questo contenuto è stato pubblicato al
Di fronte alle varie critiche mossele, la "ministra" della difesa Viola Amherd tenta, forse per l'ultima volta prima della sua partenza a fine marzo, di ripristinare l'immagine delle forze armate.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Quello appena trascorso è stato un mese particolarmente mite. Con una temperatura superiore alla media pluriennale di 1,2 °C, Lugano ha registrato il nono mese di gennaio più caldo da quando sono iniziate le misurazioni nel 1864.
Barometro KOF oltre alle attese, segnali di ripresa per l’economia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Segnali di ripresa per l'economia svizzera: è l'indicazione che emerge dal barometro del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico federale di Zurigo (KOF), salito in gennaio oltre le attese.
Il CEO di Roche ha guadagnato 10 milioni in un anno
Questo contenuto è stato pubblicato al
Roche ha pagato 10,0 milioni di franchi nel 2024 al Ceo Thomas Schinecker, al suo primo esercizio completo alla testa del colosso farmaceutico renano: nel 2023 aveva incassato 9,6 milioni, dopo essere entrato in carica in marzo.
Commercio al dettaglio, aumentano le vendite in dicembre
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dicembre positivo per i negozi stanziali e online svizzeri, che hanno visto le loro vendite beneficiare di un incremento - corretto per spurgare gli effetti dei differenti giorni di attività e festivi - dell'1,1% rispetto allo stesso mese del 2023.
Previste meno richieste di asilo nel 2025 in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per l'anno corrente, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) prevede una diminuzione delle nuove domande di asilo di quasi il 15% a 24 mila unità (-4 mila rispetto al 2024).
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il colosso farmaceutico Novartis nell'ultimo trimestre del 2024 ha realizzato un fatturato di 13,15 miliardi di dollari (circa 11,94 miliardi di franchi), in aumento del 16% su base annua.
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Serbia non si placano le proteste degli studenti contro la corruzione nel Paese. Un movimento che nei giorni scorsi ha portato alle dimissioni del premier Vucicevic.
Nessun sopravvissuto dopo lo scontro tra un aereo e un elicottero nei cieli di Washington
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sono tutti morti i passeggeri a bordo dell’aereo di linea dell’American Airlines e dell’elicottero militare che si sono scontrati nei cieli di Washington mercoledì sera.
Aumento dei salari medio del 2,5% nei rami convenzionati nel 2023
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nei settori in cui è in vigore un contratto collettivo di lavoro, nel 2023 le buste paga sono cresciute mediamente del 2,5%.
“Meno flessibilità sul lavoro porterebbe a meno stress”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il 40% dei lavoratori e delle lavoratrici in Svizzera si sente esausto. I sindacati chiedono misure legislative per combattere il fenomeno.
La paura di perdere il posto di lavoro diminuisce in Svizzera, ma non lo stress
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nella Confederazione solo una persona su dieci è preoccupata per il proprio posto di lavoro. Per contro, lo stress rimane un problema.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Travail.Suisse vuole sostenere maggiormente i lavoratori e i pensionati con bassi redditi, fortemente toccati dall'inflazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mentre gli uomini hanno già ricevuto la loro paga il primo gennaio, le donne in Svizzera hanno lavorato gratis fino a oggi.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.