In Svizzera circa 200mila donne non lavorano: oltre la metà ha svolto un apprendistato o uno studio superiore. Il loro reinserimento professionale dopo una pausa dedicata alla famiglia non è facile.
E il Consiglio federale pensa proprio a loro per colmare il fabbisogno di manodopera qualificata per applicare l’iniziativa contro l’immigrazione di massa.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
La felicità, per gli svizzeri, è metter su famiglia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Cosa desiderano gli svizzeri per la vita sentimentale, affettiva, lavorativa? Il sondaggio è partito da un’agenzia matrimoniale online, Parship, che ha commissionato uno studio sociologico da cui emergono aspettative e ideali. Il primo dato che emerge è questo: un terzo degli svizzeri vive solo, ma preferirebbe vivere in coppia. Prestazione e carriera, potrebbe sorprendere, non…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo uno studio pubblicato nel 2014, è sempre più diffuso in Svizzera il cosiddetto ‘job sharing’, inteso qui come condivisione di un posto di responsabilità: due persone, impiegate a tempo parziale, ricoprono un’unica funzione. Un modello applicato ormai dal 27% delle aziende svizzere. Così come il tempo parziale, anche il job sharing -al momento- resta…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La maggior parte dei giovani residenti in Svizzera vorrebbe avere almeno due bambini. Ma anche di più. Un desiderio che però spesso non si realizza. E nel 30% dei casi le donne con una formazione superiore finiscono per non avere figli. È quanto emerge da un’ampia indagine sulle famiglie condotta dall’Ufficio federale di statistica. Altro…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.