La Philip Morris intende sopprimere 265 posti di lavoro nelle sue sedi di Losanna e Neuchâtel in applicazione del piano di ristrutturazione progettato dalla multinazionale del tabacco statunitense. Oltre la metà degli impieghi interessati dalla manovra sarà trasferita all'estero (Lisbona, Londra e Cracovia).
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
tvsvizzera/ats/spal con RSI (TG del 27.1.2020)
I vertici aziendali hanno spiegato la decisione con la nuova strategia della compagnia che ha l’obiettivo di “accelerare gli sforzi verso un futuro senza fumo”: il futuro modello d’affari della multinazionale consiste infatti nel portare avanti alternative alla sigaretta, in particolare attraverso la commercializzazione di prodotti a base di tabacco riscaldato senza combustione.
Contenuto esterno
La Philip Morris, che ha il suo quartier generale a Losanna, ha fatto sapere che vuole restare in Svizzera, dove è presente dal 1957 e impiega 3’000 dei suoi 77’000 dipendenti nei cantoni di Neuchâtel, Vaud e Zurigo.
Entro la fine di marzo i dipendenti coinvolti nella ristrutturazione verranno informati e, trattandosi di licenziamenti collettivi, la legge prevede l’avvio di una procedura di consultazione cui sono chiamate a partecipare le organizzazioni dei lavoratori e le autorità dei due cantoni.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Philip Morris sponsor del padiglione svizzero a Expo 2020
Questo contenuto è stato pubblicato al
Philip Morris sarà uno sponsor del padiglione elvetico di Dubai 2020. Una sponsorizzazione inammissibile per l'Organizzazione mondiale della sanità.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il test riguarderà in un primo tempo sei stazioni: Bellinzona, Coira, Zurigo Stadelhofen, Basilea, Neuchâtel e Nyon, hanno comunicato mercoledì le Ferrovie Federali Svizzere (FFS). In particolare sarà vietato accendersi una sigaretta mentre ci si trova sui marciapiedi o nei sottopassaggi. Il numero crescente di pendolari comporta un grande affollamento nelle ore di punta, ha…
Questo contenuto è stato pubblicato al
iQos è la risposta di Philip Morris, il maggior contribuente alle entrate erariali italiane, alla sigaretta elettronica. Consiste in un dispositivo digitale, prodotto in Malesia, che consuma stick di tabacco pressato che usciranno da uno stabilimento di Crespellano (BO). La posa virtuale della prima pietra, di un complesso di 90 mila metri quadrati che darà…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2012 in Svizzera sono stati venduti circa 11, 4 miliardi di sigarette. Ciò equivale, lo si può leggere sul sito della ConfederazioneCollegamento esterno, a circa 84 pacchetti all’anno per persona d’età superiore ai 14 anni. Le cifre non sono attuali, ma danno l’idea del consumo di questo prodotto in Svizzera. Secondo il World Cancer…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio degli Stati non vuole troppi vincoli alla pubblicità sulle sigarette e per questo motivo ha rigettato con 28 voti contro 15 la proposta del ministro della sanità Alain Berset. Se si vogliono misure preventive in favore dei minorenni, è stata la tesi espressa dalla maggioranza “borghese” alla Camera alta, vanno studiati interventi mirati…
Sigarette, quelle esportate in Africa sono più tossiche
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un'inchiesta rivela che le sigarette esportate dalla Svizzera verso l'Africa sono più tossiche rispetto a quelle destinate al mercato interno.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2017, l’85% degli interrogati (22’134 persone in tutto il Paese) si riteneva in buona salute. Un’autovalutazione nella quale influisce molto l’età: si sente sano il 93% delle persone tra i 15 e i 44 anni, ma il dato scende al 67% fra gli over 75, si legge in una notaCollegamento esterno. Fumo Dopo una…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.