Le città svizzere copieranno Parigi nel rincaro dei parcheggi per SUV?
Parigi ha lanciato la sua guerra contro i veicoli SUV, considerati troppo ingombranti e inquinanti. Ora altre città stanno pensando di fare la stessa cosa. Tra queste anche alcune località svizzere.
Lo scorso fine settimana i parigini hanno votato per triplicare i costi di parcheggio per i veicoli utilitari sportivi (SUV), poiché la città intende affrontare l’inquinamento atmosferico e la crisi climatica prendendo di mira questi veicoli di grandi dimensioni sempre più diffusi. Altre città, comprese alcune in Svizzera, stanno monitorando attentamente il piano di Parigi.
Oltre il 54% delle persone che si sono recate alle urne il 4 febbraio ha appoggiato l’iniziativa della sindaca socialista Anne Hildalgo di triplicare le tariffe di parcheggio per i veicoli SUV di grandi dimensioni provenienti da fuori città, portandole a 18 euro (16,90 franchi svizzeri) all’ora in centro. Va notato che l’affluenza per questo voto è stata molto bassa: solo il 5,7% degli 1,3 milioni di elettori ed elettrici si è espresso.
+ Parcheggiare un SUV a Parigi costerà il triplo
Hidalgo aveva sostenuto che gli ingombranti 4×4 occupano troppo spazio nelle strette strade parigine, sono troppo inquinanti, “minacciano la nostra salute e il nostro pianeta” e causano più incidenti stradali delle auto più piccole.
Le tariffe di parcheggio più elevate si applicherebbero ai veicoli di peso superiore a 1,6 tonnellate con motore a combustione o ibridi, e a quelli di peso superiore a due tonnellate per i veicoli elettrici. Il provvedimento non si applicherebbe al parcheggio dei residenti di Parigi.
Negli ultimi anni le vendite globali di SUV sono aumentate notevolmente. Ma il desiderio di avere veicoli con una migliore visibilità e maggiori comfort, sicurezza e spazio ha comportato degli svantaggi. Il passaggio a SUV più grandi e lussuosi in Europa ha determinato la tendenza a far crescere le nuove auto di un centimetro in più ogni due anni e a superare gli spazi urbani, ha riferito il mese scorso un gruppo ambientalista. Anche l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) ha avvertito che l’aumento globale di SUV sta danneggiando gli sforzi per ridurre le emissioni.
Flotta globale di autovetture e quota di SUV sul totale delle emissioni di CO2 delle autovetture, 2010-2022 (verde chiaro= SUV; blu= altre autovetture):
Il voto di Parigi ha fatto infuriare molti automobilisti e automobiliste francesi. “Dobbiamo opporci con fermezza a questi attacchi alla libertà perseguiti con falsi pretesti verdi”, ha dichiarato il gruppo di difesa degli automobilisti “40 millions d’automobilistes”, che ha lanciato una petizione. “Se non la fermiamo subito, questa ribellione ingiustificata guidata da una minoranza ultra-urbana e anti-auto si diffonderà come una cancrena in altre città”.
Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha accolto con favore il piano di Parigi e ha dichiarato che ne monitorerà l’efficacia. “Sono un convinto sostenitore del fatto che le buone idee politiche vadano ‘rubate'”, ha dichiarato al quotidiano The Guardian.
I Verdi svizzeri chiedono il divieto dei SUV
La popolazione svizzera è una grande fan di questi veicoli, per i quali negli ultimi anni è stata osservata una tendenza in crescita: le vendite sono raddoppiate in cinque anni e rappresentano circa la metà di tutte le nuove auto nella Confederazione, siano esse a benzina, diesel, ibride o 100% elettriche.
“Il voto di Parigi è un’ottima notizia”, ha dichiarato al quotidiano 24heures Raphaël Mahaim, parlamentare dei Verdi del canton Vaud. “L’aumento di questo tipo di veicoli nelle nostre città comporta molte difficoltà. Oltre all’occupazione di spazio, c’è anche un problema di sicurezza, perché queste auto, più pesanti, più lunghe e più larghe, rappresentano un pericolo maggiore per pedoni e ciclisti”, ha dichiarato. “Le auto diventano sempre più pesanti, e quindi consumano e inquinano di più. Non ne abbiamo bisogno nelle nostre città, è un’aberrazione”.
Mahaim è cofirmatario di una mozione che chiede di vietare l’importazione di SUV di grandi dimensioni (oltre le due tonnellate) in Svizzera, proposta l’anno scorso da altri colleghi di partito. Il Governo elvetico respinge il testo, sostenendo che le misure nazionali per ridurre il consumo di carburante devono riguardare “tutte le autovetture” e ricorda gli sforzi compiuti per ridurre le emissioni nell’ambito dell’attuale legge sul CO2.
Tasse e tariffe di parcheggio più alte nelle città svizzere?
Un divieto di circolazione dei SUV in tutta la Svizzera sembra improbabile a breve termine. Nel frattempo, però, a Basilea, Berna e Zurigo sono in corso iniziative locali promosse dai Verdi.
Alcune settimane fa, il Parlamento del cantone di Basilea Città ha appoggiato una proposta dei Verdi che chiedeva di aumentare le tasse sui veicoli SUV. Il Governo cantonale ha ora tre mesi di tempo per delineare la propria posizione.
A Zurigo, i parcheggi “blu” a pagamento per i residenti potrebbero diventare più costosi per i proprietari di SUV che vivono in città. “L’amministrazione comunale sta attualmente rivedendo l’ordinanza sui permessi di parcheggio. Il nostro obiettivo è quello di graduare le tariffe per le zone blu in base al peso [dell’auto]”, afferma Markus Knauss del partito dei Verdi di Zurigo. La proposta potrebbe essere presentata al Parlamento cittadino quest’anno.
Anche nella capitale elvetica Berna, i Verdi si stanno battendo per aumentare le tariffe di parcheggio per i SUV.
Martin Winder, responsabile dei progetti relativi ai trasporti presso l’Associazione trasporti e ambiente, auspica anche l’imposizione di tariffe di parcheggio più elevate o di costi più alti per i SUV in Svizzera.
“La tendenza verso auto sempre più grandi è problematica sotto molti aspetti. Questi veicoli consumano più energia, emettono più CO2 e in generale hanno un impatto maggiore sull’ambiente rispetto alle auto più piccole. Sono anche un pericolo per la sicurezza stradale, soprattutto per le persone che viaggiano a piedi e in bicicletta, e in particolare per i bambini”, ha dichiarato Winder a SWI Swissinfo.ch. “Questi veicoli hanno bisogno di più spazio, che è molto scarso, soprattutto nelle città. Allo stesso tempo, nei centri urbani quasi nessuno dipende dai grandi SUV”.
Blocco contro le misure sui SUV
C’è però una certa resistenza a qualsiasi misura in Svizzera che riguardi i SUV. Christoph Wolnik, portavoce dell’associazione svizzera degli importatori di automobili Auto-Schweiz, ha dichiarato a SWI Swissinfo.ch che un divieto di importazione di SUV sarebbe probabilmente contestato nella Confederazione, dove la gente è “meno ideologica”. “La politica dei trasporti elvetica non è solo responsabilità delle Città, ma anche dei Cantoni e del Governo federale”, ha affermato, aggiungendo che le città svizzere non possono essere paragonate a metropoli come Parigi.
Anche Benjamin Giezendanner dell’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice) ha respinto l’idea di far pagare di più i e le conducenti di SUV. “Molte persone dipendono dai SUV, sia famiglie che artigiani. Un aumento delle tasse in base al peso non ha senso, perché anche chi ha un’auto elettrica sarebbe chiamato a pagare”, ha dichiarato al portale 20MinutenCollegamento esterno. “Questa è una politica simbolica di sinistra che non aiuta nessuno”.
L’esperto di automobili Ferdinand Dudenhöffer, direttore del Centro tedesco di ricerca automobilistica di Bochum, in Germania, non pensa che le città rossocrociate saranno in grado di far rispettare i divieti sui SUV. “Nelle grandi città, invece, la questione dell’imposizione di condizioni e oneri per i veicoli di grandi dimensioni o i SUV di grandi dimensioni sarà all’ordine del giorno”, ha dichiarato al portale Tagblatt.chCollegamento esterno. Il problema è che, dato che i SUV sono disponibili in molte forme, dimensioni e motorizzazioni, rimangono dubbi sulla definizione precisa di un SUV “grande” e su come controllare eventuali misure, ha aggiunto Dudenhöffer.
A cura di Marc Leutenegger/ts
Traduzione di Marija Milanovic
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