Shoah, una testimone d’eccezione per gli studenti ticinesi
Una mattina di dicembre di 75 anni fa, mentre cercava di entrare nella Confederazione una bambina di 13 anni fu rimandata in Italia assieme al padre da una guardia di confine svizzera. Oggi questa bambina è senatrice italiana e da anni testimonia per far sì che "il male assoluto" non venga dimenticato.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mar con RSI (Il Quotidiano del 3.12.2018)
Contenuto esterno
Non capita tutti i giorni di confrontarsi con la Storia. Quella con la S maiuscola. Gli studenti ticinesi hanno avuto questo privilegio lunedì. Invitata dalla Fondazione Goren Monti, Liliana Segre ha per la prima volta portato la sua testimonianza in Ticino a circa 400 allievi e docenti riuniti nell’aula magna dell’Università della Svizzera italiana di Lugano.
Una testimonianza iniziata dalla fuga da Milano, fuga che si è interrotta di fronte all’intransigenza di una guardia di confine svizzera mentre Liliana Segre cercava la salvezza nella Confederazione assieme al padre. “Ci ha condannati a morte”, ricorda la senatrice italiana. E poi i 15 mesi nel campo di concentramento di Birkenau, la separazione dal padre, gli incontri e il difficile ritorno a Milano.
Finora nessun rappresentante delle autorità svizzere aveva presentato le scuse a Liliana Segre. Una mancanza a cui ha in parte sopperito lunedì il consigliere di Stato ticinese Manuele Bertoli: “So che questo compito spetterebbe alle autorità federali, ma è mio onore personale chiedere scusa a Liliana Segre. Chiedere scusa e sperare che quell’errore non si ripeta più”.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Da Anna Frank al Mein Kampf
Questo contenuto è stato pubblicato al
Settanta anni fa finiva la Seconda guerra mondiale e portava via con sé una delle pagine più tragiche della storia recente, il genocidio di alcune minoranze, prime tra tutte gli ebrei. ed ora il nuovo anno accomuna il destino di due libri fra loro incompatibili. Ieri sono scaduti i diritti del “Mein Kampf” di Hitler,…
Liliana Segre: “Per me la Svizzera non è stata terra di asilo”
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Anche io mi sono sentita clandestina, anche io sono stata respinta, e quella meravigliosa e accogliente Svizzera di cui si parla anche nel libro di Renata Broggini (“Terra d’asilo”, ndr) a me l’asilo non lo ha concesso”. Parla così Liliana Segre, 87 anni e da pochi giorni nominata Senatrice a vita dal Presidente della Repubblica…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La scrittura testimoniale è la sola scrittura necessaria. Dell’altra letteratura si può fare a meno, ma di quella testimoniale, no. Grazie ad essa, infatti, ciò che è accaduto viene sottratto all’oblio e assume i connotati dell’esistente, della memoria e della storia. Sono 30 anni che Primo Levi non c’è più, eppure ancora oggi per conoscere…
Questo contenuto è stato pubblicato al
È morto Elie Wiesel. Nobel per la pace e sopravvissuto alla Shoah, aveva 87 anni. Lo ha annunciato Yad Vashem da Gerusalemme, citato dai media. Eliezer “Elie” Wiesel era nato il 30 settembre del 1928 in Romania, a Sighet. Autore prolifico (57 libri) e attivista dei diritti umani, è conosciuto in tutto il mondo per…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.