La televisione svizzera per l’Italia

L’UDC chiede la reintroduzione di controlli sistematici alle frontiere

assemlea generale dell'UDC
© KEYSTONE / PETER KLAUNZER

Il partito della destra conservatrice si è riunito in assemblea oggi a Basilea e ha lanciato l'iniziativa "per la protezione delle frontiere".

L’UDC ha lanciato l’iniziativa “per la protezione delle frontiere”. “Difendendo i nostri confini, proteggiamo la nostra patria”, ha dichiarato il presidente del partito Marcel Dettling all’apertura dell’assemblea straordinaria dei democentristi oggi a Basilea.

“Abbiamo perso il controllo delle frontiere molto tempo fa. Non sappiamo più chi entra nel nostro Paese”, ha dichiarato lo svittese Dettling, che è anche consigliere nazionale. “I confini non sono più protetti” e “il caos dell’asilo continua senza sosta”, portando a un aumento della criminalità.

Il servizio del TG della RSI:

Contenuto esterno

Gli altri partiti in parlamento “ostacolano le nostre soluzioni e non fanno nulla per porre rimedio a questa situazione e ora spetta al popolo agire”, ha dichiarato Dettling. Per questo motivo il partito ha lanciato l’iniziativa “Stop agli abusi in materia di asilo (‘Iniziativa per la protezione delle frontiere’)”.

L’iniziativa lanciata dall’UDC e presentata ai delegati dal consigliere nazionale di Zugo Thomas Aeschi, chiede un controllo sistematico delle persone che entrano in Svizzera. Se questa misura non è compatibile con gli accordi di Schengen e Dublino, il Consiglio federale deve rinegoziarli e, qualora ciò non dovesse avere successo, la Svizzera dovrebbe denunciarli. Il popolo svizzero e i cantoni hanno approvato la partecipazione a tali accordi nel 2005. Entrati in vigore 15 anni fa, essi riguardano la libera circolazione delle persone e l’asilo. L’area Schengen conta attualmente 29 Stati membri.

L’iniziativa prevede che l’ingresso e l’asilo non siano concessi a chi arriva in Svizzera attraverso un Paese terzo sicuro. Il testo prevede inoltre di inserire nella Costituzione che il Consiglio federale possa fissare una quota non superiore a 5000 procedure di asilo all’anno.

Il testo su cui gli elettori svizzeri saranno chiamati a esprimersi il prossimo 9 giugno chiede inoltre che la Confederazione, in collaborazione con i Cantoni, garantisca che gli immigrati illegali lascino la Svizzera entro 90 giorni. Dopo questo periodo, le prestazioni sociali e i contratti di lavoro devono essere annullati.

Il lancio dell’iniziativa è stato approvato all’unanimità dai 212 delegati presenti.

Migranti di “difficile integrazione”

“Troppi migranti richiedenti l’asilo provengono da culture che guardano dall’alto al basso le donne, sono criminali e hanno un livello di istruzione basso o nullo: in breve, sono difficili da integrare”, ha affermato lo svittese. “Oggi è più difficile per un americano altamente qualificato entrare in Svizzera che per un somalo analfabeta”, ha aggiunto.

Secondo Dettling, la situazione attuale può essere descritta come “migrazione irregolare o migrazione per l’asilo”. Si tratta di qualcosa “che ci viene imposto, che non vogliamo, che danneggia il nostro Paese, che disturba la nostra convivenza, che mette in pericolo e distrugge la nostra sicurezza e che costa miliardi di franchi d’imposte”.

Nel 2023, la maggior parte dei 30’000 “cosiddetti richiedenti l’asilo” è arrivata in Svizzera “con l’aiuto di bande criminali di passatori”. Tali persone “hanno attraversato innumerevoli Paesi sicuri” prima di arrivare in Svizzera. Si tratta di “un modello di business criminale”, secondo il presidente democentrista.

La categoria “rifugiati ammessi provvisoriamente” creata nel sistema di asilo serve a “nascondere l’entità del problema”: su 100’000 casi appartenenti a tale categoria, 800 persone hanno subito la revoca del loro status negli ultimi dieci anni e il Consiglio federale è riuscito ad allontanarne dalla nazione solo 112, ha proseguito Dettling.

Controlli alle frontiere

Il partito borghese ha chiesto controlli sistematici alle frontiere, ma il consigliere federale Beat Jans, capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), si è opposto a questa proposta. “Potrebbe guardare a ciò che fanno i suoi omologhi in Austria e Germania”, i quali hanno introdotto controlli alle frontiere che hanno dato i loro frutti, ha detto commentato il presidente dell’UDC.

L’UDC era intenzionato a presentare a Jans delle proposte “per migliorare la situazione attuale”. “Tuttavia, il consigliere federale non ha ritenuto opportuno riceverci nel suo ufficio. Sembra avere altre priorità e preferisce incontrare Nemo per discutere del terzo sesso piuttosto che parlare con noi della sicurezza del Paese”, ha detto Dettling.

Nel suo discorso, quest’ultimo ha anche criticato “i cosiddetti amici dei palestinesi” che occupano le università e simpatizzano con Hamas, che è “una banda di terroristi assassini”. “I critici di sinistra di Israele sono alleati con i musulmani antisemiti”.

L’iniziativa, che chiede il ripristino di controlli sistematici alle frontiere, sarà presentata in dettaglio e discussa nell’ultimo punto all’ordine del giorno dell’assemblea straordinaria.

Un gran numero di poliziotti ha presenziato nei pressi del Centro congressi della fiera di Basilea, dove si stava svolgendo l’assemblea partitica. Un gruppo di circa venti persone ha protestato fuori dall’edificio con striscioni che criticavano la politica migratoria dell’UDC.

Attualità

cinghiale

Altri sviluppi

Peste suina, il Consiglio federale deve trovare una soluzione per indennizzare i macelli

Questo contenuto è stato pubblicato al Il Consiglio federale deve trovare soluzioni per indennizzare i macelli, gli stabilimenti di sezionamento e trasformazione, gli impianti di eliminazione e i cacciatori per gli oneri aggiuntivi cagionati da un'epizoozia come quella della peste suina africana (PSA).

Di più Peste suina, il Consiglio federale deve trovare una soluzione per indennizzare i macelli
candele al suolo

Altri sviluppi

In Svizzera sono diminuiti gli omicidi, ma non i femminicidi

Questo contenuto è stato pubblicato al In un confronto di lungo periodo, il numero totale degli omicidi risulta in calo in Svizzera, mentre quello dei femminicidi è rimasto stabile: è quanto afferma la criminologa Nora Markwalder, che cura una banca dati al riguardo che risale nel tempo.

Di più In Svizzera sono diminuiti gli omicidi, ma non i femminicidi
schermata tablet con pagina di shopping

Altri sviluppi

Vendite online ancora in crescita in Svizzera

Questo contenuto è stato pubblicato al Le vendite online hanno continuano a crescere in Svizzera nel 2024, grazie soprattutto all'impatto dei rivenditori esteri, che sono in forte espansione.

Di più Vendite online ancora in crescita in Svizzera
auto distrutta

Altri sviluppi

Meno feriti gravi ma più morti sulle strade svizzere nel 2024

Questo contenuto è stato pubblicato al Lo scorso anno sulle strade svizzere hanno perso la vita 250 persone e 3792 sono rimaste ferite gravemente. Rispetto al 2023, il numero dei decessi è aumentato, mentre quello di chi ha subito lesioni serie è diminuito.

Di più Meno feriti gravi ma più morti sulle strade svizzere nel 2024
interroll

Altri sviluppi

Interroll ha guadagnato meno nel 2024, ma il dividendo rimarrà stabile

Questo contenuto è stato pubblicato al Profitti in calo nel 2024 per Interroll, società con sede a Sant'Antonino (TI) che opera a livello mondiale nel settore dell'automazione dei processi logistici e di lavorazione. Hanno pesato il calo della domanda e il franco forte.

Di più Interroll ha guadagnato meno nel 2024, ma il dividendo rimarrà stabile
Il direttore generale della Posta Roberto Cirillo.

Altri sviluppi

La Posta può contare su un solido bilancio

Questo contenuto è stato pubblicato al La Posta poggia su basi finanziarie solide e prosegue il suo sviluppo per mantenere la propria rilevanza in Svizzera. Sono questi alcuni dei temi principali toccati dalla conferenza stampa annuale del gigante giallo, svoltasi a Berna.

Di più La Posta può contare su un solido bilancio
zurigo

Altri sviluppi

Prospettive stabili per le banche svizzere

Questo contenuto è stato pubblicato al Moody's continua a considerare favorevoli le condizioni generali della piazza bancaria elvetica: l'agenzia di rating ha confermato la prospettiva "stabile" per il settore sull'arco dei prossimi 12-18 mesi.

Di più Prospettive stabili per le banche svizzere

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR