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Maltempo in Ticino e Vallese, il bilancio potrebbe peggiorare

Il crollo del ponte Visletto ha isolato l'alta Valle Maggia.
Il crollo del ponte Visletto ha isolato l'alta Valle Maggia. Ti-Press

È stato un finesettimana tragico quello che ci siamo appena lasciati alle spalle. Il maltempo ha colpito nuovamente il Vallese e il Ticino: il bilancio, ancora provvisorio, è di uno e tre morti, rispettivamente. 

Il maltempo che ha colpito il Ticino questo fine settimana, in particolare la Valle Maggia, ha causato diverse vittime: i morti accertati sono tre e una persona risulta ancora dispersa. Il bilancio, però, avvisano le autorità, potrebbe essere più pesante. L’alta Valle Maggia, infatti, è rimasta isolata per diverse ore: geograficamente a causa del crollo del ponte Visletto a Cevio, ma anche a livello di comunicazioni (che non sono ancora state ripristinate, a eccezione di tre punti di contatto con la polizia cantonale a Fusio, Piano di Peccia e San Carlo, che però servono solo per le emergenze). La zona inoltre è rimasta senza acqua potabile (che provvisoriamente verrà fornita via elicottero) e senza elettricità (nel frattempo parzialmente ristabilita).  

I fiumi delle valli superiori del cantone hanno trasportato fino al Lago Maggiore una quantità di detriti tale da portare la società di navigazione dei battelli presenti su questo specchio d’acqua (condiviso, ricordiamo, con l’Italia), a sospendere le sue attività, a causa del pericolo rappresentato dalla presenza di questo materiale in acqua.  

Detriti nel Lago Maggiore
Detriti nel Lago Maggiore. map.geo.admin

Rustici distrutti, spazzati via completamente dalle frane, automobili accartocciate, apparizione di cascate dove prima non c’era acqua: queste le immagini che si sono presentate a chi ha potuto recarsi nei pressi delle aree colpite.  

C’è però anche stato qualche sospiro di sollievo: le 300 persone che nella giornata di domenica si trovavano nella località di Peccia per partecipare a un torneo di calcio hanno potuto essere evacuate in serata. Altrove, come spiega il direttore del Dipartimento delle istituzioni ticinese Norman Gobbi, “le evacuazioni fatte preventivamente hanno permesso di evitare il peggio”. Per esempio nell’alta Valle Leventina, ad Airolo in particolare, dove nella notte tra sabato e domenica sono caduti fino a 133 litri al metro quadrato.  

Distruzione anche in Vallese 

Anche il canton Vallese ha dovuto fare i conti con le devastazioni del maltempo, pochi giorni dopo le prime alluvioni che avevano interessato soprattutto la località di Zermatt. Durante questo fine settimana il fiume Rodano è straripato in vari punti e centinaia di persone sono state evacuate nella valle di Goms, a Täsch, a Chippis e nel campeggio di Sion. Un uomo ha anche perso la vita a Saas-Grund, probabilmente sorpreso dal rapido innalzamento dell’acqua. Sempre nell’alto Vallese, un’altra persona risulta ancora dispersa, ma, ha fatto sapere la procuratrice generale del cantone Beatrice Pilloud, il bilancio potrebbe aggravarsi. Domenica il capo del Servizio cantonale per i pericoli naturali Raphaël Mayoraz aveva parlato di “situazione estrema”. Situazione che, nel frattempo, è tornata sotto controllo. Ora bisogna fare i conti con le conseguenze.  

La Saastal, valle dove si trova Saas-Grund, è isolata a causa del riversamento di massi e fango sulle vie di accesso. Interrotta anche la linea ferroviaria Losanna-Briga, tra Leuk e Gampel-Steg. Inoltre, buona parte della località di Chippis, una delle più piccole del cantone, è sotto l’acqua esondata dal Rodano. Nessuna vittima segnalata, però, grazie anche alle evacuazioni preventive.  

Viola Amherd in Ticino e in Vallese 

La presidente della Confederazione Viola Amherd ha fatto sapere che oggi, lunedì, si recherà nei due cantoni colpiti dalle intemperie. La mattinata è stata dedicata al suo Vallese natale, mentre nel pomeriggio sarà in Ticino. 

VIola Amherd si è recata in Vallese.
VIola Amherd si è recata in Vallese. Keystone / Jean-Christophe Bott

La responsabile del Dipartimento della difesa e della protezione della popolazione (DDPS) incontrerà i sindaci dei comuni colpiti nonché le forze d’intervento per discutere in merito ai prossimi passi. 

Amherd ha colto l’occasione per esprimere la sua solidarietà alle persone colpite dal maltempo e ha assicurato loro il supporto da parte dell’intero Esecutivo. 

Appoggio dell’esercito 

L’esercito elvetico sta prestando man forte ai soccorritori e alle soccorritrici: da domenica mattina, infatti, vengono impiegati degli elicotteri delle forze armate che, mediante la ricognizione aerea, forniscono alle autorità civili immagini complete della situazione per permettere loro di valutare l’entità dei danni. Inoltre, per l’evacuazione delle persone civili durante il fine settimana, le forze aeree hanno fornito appoggio con l’ausilio di due elicotteri Super Puma. 

Contenuto esterno

L’impiego delle forze armate ha luogo nel quadro dell’aiuto militare in caso di catastrofe e, nei prossimi giorni, sia in Ticino che in Vallese verranno dispiegate formazioni specializzate a favore delle autorità e della popolazione colpita, precisa ancora la nota. 

Mesolcina, sciolto lo stato maggiore 

Le più recenti intemperie, ricordiamo, arrivano pochi giorni dopo le prime che hanno colpito il canton Grigioni, e in particolare la Valle Mesolcina dove due persone hanno perso la vita e una terza risulta ancora essere dispersa. Le verifiche dell’intero corso dei fiumi Moesa a meridione di Lostallo e del Ticino a valle di Castione non sono state fruttuose. Nella giornata di lunedì lo stato maggiore regionale che ha coordinato le operazioni di soccorso sarà sciolto, ma le ricerche della persona dispersa, ha assicurato la polizia cantonale ticinese alle autorità mesolcinesi, non saranno abbandonate e nei prossimi giorni sono previste alcune operazioni della polizia lacuale.  

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