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Luci e ombre dell’essere genitore in Svizzera

Molte le sfide di mamme e papà. Keystone

Mamme e papà sull’orlo di una crisi di nervi (o addirittura in burnout), asili nido che ricorrono a personale poco formato per contenere i costi, ma anche "super-tate" e sostegno psicologico e finanziario. Uno sguardo al mondo dei genitori in difficoltà nella miniserie di servizi del TG della Radiotelevisione svizzera. 


“Burnout genitoriale”

“Io ero sempre stanchissima, dormivo poco, mi sentivo fragile dentro e sola, a tratti non riuscivo a gestire le mie emozioni, piangevo spesso”. Con queste parole Marjorie Lüthi, insegnante e madre di tre bambini, ha raccontato quello che stava passando alla Radiotelevisione svizzera. 

Il cosidetto “burnout genitoriale” è una situazione da non sottovalutare, per la propria salute e quella dei propri figli. Il canton Neuchâtel ha deciso di combattere questo fenomeno con un programma apposito, nel quale i genitori in difficoltà possono incontrarsi, discutere delle proprie esperienze in piccoli gruppi ed essere seguiti individualmente da uno psicologo. 

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Asili nido, le due Svizzere

La Svizzera tedesca sta vivendo un problema nell’ambito delle strutture di accoglienza per bambini in età prescolastica. Le tariffe per lasciare il proprio figlio negli asili nido arrivano a 150 franchi al giorno e, secondo una ricerca effettuata lo scorso autunno, il 55% del personale non dispone di una formazione pedagogica. La maggior parte di loro sono praticanti.

Il personale formato è il 45% e l’89% di esso è rappresentato da chi ha un apprendistato, mentre solo il 2% dispone di una formazione terziaria, ovvero di un diploma di un’alta scuola o università professionale.

Questo fa sì che, come sostiene un recente studio delle università di Ginevra e Friburgo, la qualità della cura dei bambini ne risenta. Si teme però che avere personale più formato possa portare ad un aumento eccessivo dei costi, che le famiglie non riuscirebbero più a sostenere. 

Nella Svizzera francese, invece, il personale con un livello di formazione più alto è la maggioranza e i genitori in media pagano meno che nelle regioni tedescofone della Svizzera. 

Le ragioni di questa situazione a prima vista paradossale potrebbe essere spiegata dal consenso sociale più marcato nelle zone francofone nei confronti degli asili nido, che si traduce in sussidi più elevati. Su mamme e papà grava un onere del 30 al 40% dei costi di accoglienza del proprio pargolo, mentre nella Svizzera tedesca si arriva al 70%. 

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SOS Tata

Si sta estendendo sempre di più a Ginevra un servizio per genitori in difficoltà. AMPF (Action preventive au mileau familial), è un servizio gratuito fornisce sostegno alle famiglie in ambito educativo, relazionale e comunicativo. 

Lungi dall’essere “super tate” che risolvono in un batter d’occhio tutti i problemi, il lavoro di educatori ed educatrici di AMPF e lungo e delicato. È importante, ad esempio, riuscire a costruire una relazione di fiducia con la famiglia, e per farlo possono essere necessari mesi. Ma i risultati, come mostrato nel servizio, ci sono. 

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