Fête des Vignerons 2019, assalto alla biglietteria
È cominciata lunedì la vendita dei biglietti per la Fête des Vignerons che si terrà nell'estate del prossimo anno. Le casse sono state aperte alle 11:00 del mattino e già prima dell'ora di cena 36'000 ingressi erano stati venduti
È probabilmente la festa più attesa della Svizzera, se non altro perché, una volta finita, per assistere alla seguente bisogna essere molto pazienti. Le celebrazioni organizzate a Vevey, nel cantone Vaud, dalla confraternita dei viticoltori si tengono infatti cinque volte nell’arco di un secolo, “una volta ogni generazione”. L’ultima edizione della Fête des VigneronsCollegamento esterno si è tenuta nel 1999.
A meno di un anno di distanza dalla prossima, che si terrà dal 26 luglio all’11 agosto del 2019, la trepidazione di chi vuole assistervi è già palpabile. Ne sono una dimostrazione i 36’000 biglietti venduti nel solo pomeriggio di lunedì, subito dopo l’apertura ufficiale delle casse.
Biglietti un po’ criticati poiché non proprio a buon mercato. Per entrare ad assistere ad uno degli spettacoli che si terranno nell’arena costruita appositamente per l’evento bisogna sborsare dai 79 ai 359 franchi (il biglietto premium). Ad essere andati a ruba sono stati i ticket nelle fasce di prezzo più elevate, ha detto all’agenzia Ats Marie-Jo Valente, responsabile della comunicazione della manifestazione.
La prima edizione “Unesco”
Nel Medio Evo la manifestazione consisteva in un corteo organizzato per celebrare il lavoro della manodopera viticola. Nella forma attuale di grande spettacolo all’aria aperta esiste dal 1797, ma il prossimo anno sarà speciale poiché sarà il primo da quando la Fête des Vignerons è stata inserita (nel 2016) nella lista dei patrimoni immateriali dell’umanità dell’Unesco.
Forse anche per questo motivo il budget è stato più che raddoppiato dall’ultima edizione, raggiungendo i 99 milioni di franchi. È stata usata tecnologia all’avanguardia e, rispetto all’edizione del 1999, quella dell’anno prossimo durerà una settimana in più e avrà dei palchi supplementari, hanno spiegato gli organizzatori. L’allestimento è curato dal coreografo ticinese Daniele Finzi Pasca.
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