Scuola e Covid-19, ecco come comportarsi
Lunedì, in Ticino, riaprono le scuole. Un momento molto atteso, su cui però gravitano domande e preoccupazioni a causa della pandemia.
Il nuovo anno scolastico interessa quasi 56’000 allievi e 6’600 docenti. Le lezioni si svolgeranno in presenza ma rispettando varie norme per contenere la diffusione del nuovo coronavirus. Norme che variano però da un istituto all’altro. La distinzione principale è tra scuole obbligatorie e post obbligatorie: dalla scuola dell’infanzia alle medie, per esempio, gli alunni non dovranno indossare la mascherina, mentre nei licei e nelle scuole professionali sì, quando non è possibile rispettare la distanza di sicurezza di 1 metro e mezzo (e già si sa che sono diverse le aule che per vari motivi non soddisfano i requisiti). Per quanto riguarda i docenti, e questo in ogni scuola del cantone, dovranno, fuori dalle aule, indossare la mascherina per esempio negli spazi condivisi con i colleghi.
Cosa fare, ad esempio, se un bambino ha tosse e raffreddore? Occorre fare il tampone? Ecco le risposte del medico cantonale ticinese, Giorgio Merlani.
“Se un bambino non sta bene, non va a scuola, indipendentemente dal coronavirus. Quest’anno la pandemia renderà più difficile capire se il raffreddore di cui soffre il bambino è semplice raffreddore o Covid-19. In quest’ottica, il tampone può aiutare, ma i bambini hanno frequentemente disturbi associati a vari tipi di virus ed è molto improbabile invece che soffrano di coronavirus. L’ideale è tenerli a casa finché sono acutamente malati e quando si riprendono, 24 ore dopo vanno a scuola. Se invece ci sono sintomi più gravi o se questi continuano può essere utile far vedere il bambino dal pediatra e poi eventualmente effettuare un test”.
Come si devono comportare i docenti?
“La cosa fondamentale è essere vigili ma nemmeno paranoici, non ogni colpo di tosse è un sospetto coronavirus, se invece ci sono sintomi più forti o duraturi può essere utile segnalarlo ai genitori”.
In vista della classiche influenze stagionali, occorre vaccinare i bambini?
Vanno vaccinati quelli che hanno delle patologie pre esistenti che li pongono a rischio per un decorso grave. Per gli altri bambini non è necessario. Ricordo che non sono i bambini il motore principale del coronavirus, ma sono soprattutto gli adulti.
L’intervista al dottor Merlani:
Tamponi per tutti?
I tamponi sono una delle misure centrali nella lotta al coronavirus. Chi ha sintomi deve sottoporsi al test. Questo non vale però per tutti. Secondo l’ufficio federale della sanità, i bambini al di sotto dei dodici anni dovrebbero essere sottoposti al test solo in rari casi. Ma non tutti sono d’accordo. Vediamo il servizio dei colleghi di Telegiornale:
tvsvizzera.it/fra con RSI
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