Le aziende svizzere e l’impatto della ‘guerra’ sino-americana
Quali sono le ricadute del conflitto commerciale tra Cina e Stati Uniti sulle società elvetiche che operano nello Stato asiatico?
Due settimane fa, Washington e Pechino hanno raggiunto una tregua dopo la guerra commerciale che ha avvelenato per oltre un anno le relazioni tra i due paesi e, più in generale, ha condizionato l’economia globale.
Rispetto a buona parte della concorrenza, le aziende svizzere attive in Cina hanno un vantaggio di non poco conto: dal 2014 è infatti in vigore un accordo di libero scambio tra i due paesiCollegamento esterno.
Malgrado questa carta in mano, gli effetti del contenzioso sino-americano si sono fatti sentire, seppur in maniera diversa a seconda dei settori, stando all’inchiesta della Radiotelevisione svizzera.
Nel campo delle macchine utensili o in quello automobilistico, ad esempio, è stato constatato un calo piuttosto marcato. “Le imprese non prendono decisioni. C’è incertezza e quindi non si fanno nuovi investimenti”, testimonia Joe Liu, managing director della Fraisa, un’impresa elvetica che produce attrezzature per macchine utensili.
Nel settore aerospaziale e in quello medico, invece, le cose sembrano andare meglio. “Per ora, non abbiamo subito effetti negativi dalla guerra commerciale perché i rapporti tra Svizzera e Cina sono ottimi. Gli ospedali preferiscono rivolgersi a noi piuttosto che rischiare con fornitori statunitensi”, spiega Marco Bollier, responsabile commerciale della Geistlich, società attiva nel settore delle forniture odontoiatriche.
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