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La pandemia incomincia a pesare sull’occupazione

Disoccupati all Ufficio di collocamento di Ginevra.
Disoccupati all'Ufficio di collocamento di Ginevra. © Keystone / Gaetan Bally

Iniziano a farsi sentire i primi pesanti effetti della pandemia sul mercato del lavoro svizzero.

Nonostante il largo ricorso al lavoro ridotto (cassa integrazione) il tasso di disoccupazione è salito al 3,5% a fine dicembre, il valore più alto degli ultimi quattro anni, superando la soglia psicologica di 160’000 iscritti agli uffici di collocamento (Urc).

A preoccupare è in particolare il netto aumento dei disoccupati di lunga durata (raddoppiati), degli stranieri senza lavoro e delle persone in cerca di un impiego, che hanno raggiunto punte mai viste in questi 20 anni.

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L’aumento medio su base annua è stato di un punto, secondo quanto riferisce la Segreteria di Stato dell’economia (Seco), mentre rispetto al mese precedente l’incremento è stato dello 0,2%. I disoccupati registrati sono 163’545 (+10’275 in un mese), aumentando così del 40% in un anno (+46’258).

Cifre che potevano essere assai più rilevanti se non fosse stato concesso da Berna un generoso uso del lavoro ridotto da parte delle imprese. Il numero di indennità è infatti balzato da 5’045 in febbraio a 1,3 milioni due mesi dopo.

A livello regionale sono i cantoni francofoni della Svizzera Occidentale ad essere i più colpiti dalla disoccupazione: a guidare la classifica sono infatti Giura (5,6%), Ginevra (5,4%), Neuchâtel (5,0%) e Vaud (4,9%) mentre in Ticino il tasso si è assestato al 3,8%. I disoccupati di lunga durata (iscritti agli Urc da oltre un anno) sono 29’670, il 10% in più di novembre e il 118% in più (+16’039) di dodici mesi prima

Si evidenziano anche differenze in base alla nazionalità, con un 2,5% di disoccupati tra gli svizzeri (+0,1% mensile e +0,7% annuo) e il 6,4% di senza lavoro tra gli stranieri (+0,6% e +1,8%).

Da ultimo va sottolineato che le statistiche della Seco conteggiano solo le persone effettivamente iscritte agli uffici di collocamento e a differenza di quella in uso a livello internazionale (ILO), non contemplano i beneficiari di assistenza e coloro che hanno esaurito il diritto delle prestazioni di disoccupazione.

In base all’ultima rilevazione ILO, riferita al terzo trimestre 2020, nella Confederazione elvetica la disoccupazione era al 5,3%.   

tvsvizzera/ats/spal con RSI (TG dell’8.1.2021)

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