Sempre più case sfitte, ma continua il ‘boom’
Il numero di abitazioni sfitte è in crescita per il decimo anno consecutivo in Svizzera. Continua tuttavia il boom edilizio, che è più marcato in alcune regioni del Paese, tra le quali il Ticino. Per quali ragioni? Ma soprattutto: è un rischio? L'approfondimento della Radiotelevisione svizzera RSI.
All’inizio di settembre, case e appartamenti senza inquilini erano oltre 75’000, secondo i datiCollegamento esterno dell’Ufficio federale di statistica (UST). Ma il tasso dell’1,66%, stimano molti esperti, non rispecchia la realtà.
A Sud delle Alpi, secondo l’ultimo studioCollegamento esterno sul mercato immobiliare di Credit Suisse, gli eccessi di offerta si acuiranno più che in ogni altra regione del Paese.
I soldi del boom arrivano in particolare dalle casse pensioni, per le quali -nell’epoca dei tassi d’interesse negativi sui depositi e delle obbligazioni infruttuose- l’immobiliare resta l’investimento più redditizio.
Ma la corsa al mattone può mettere in difficoltà i vecchi (in maggioranza piccoli e medi) proprietari di stabili, confrontati con una crescente concorrenza.
Non da ultimo, fa temere una bolla immobiliare. L’economista Marco Salvi, consultatoCollegamento esterno dalla RSI, spiega perché la Svizzera è al riparo da una situazione come quella che gli Stati Uniti vissero dieci anni fa. Tuttavia non esclude distorsioni del mercato, a scapito dei più piccoli.
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