In caso di afflusso difficile da gestire, ai confini arriveranno i militari
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Il Dipartimento della difesa è stato incaricato dal Governo di elaborare un progetto che contempli l’invio di 2000 di soldati alle frontiere, per dare man forte ai doganieri, nel caso in cui dovesse verificarsi un afflusso massiccio di profughi.
Un battaglione (700 uomini) dovrebbe inoltre essere mobilitabile all’istante nel caso la situazione dovesse precipitare.
L’intervento dei militari, secondo gli scenari previsti dal piano d’urgenza adottato giovedì da Confederazione, cantoni e comuni, è previsto solo nel caso le entrate irregolari dovessero raggiungere le 30’000 nello spazio di pochi giorni. Una circostanza, questa, mai verificatasi finora in Svizzera, neppure durante il conflitto in Kosovo, al cui apice si registrarono 9’649 domande d’asilo.
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