Il Governo svizzero insiste sulla proposta di ridurre da 65 a 38 il numero di cavalli impiegati dall'esercito. La decisione, effettuata per ragioni di risparmio, è stata ribadita nella camera alta del parlamento dal ministro della difesa Guy Parmelin e ha fatto storcere in naso a non pochi senatori. Anche il Centro equestre nazionale di Berna è preoccupato.
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tvsvizzera.it/Zz con RSI (TG del 15.06.2017)
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Il Dipartimento federale della difesa possiede 65 cavalli impiegati per i corsi, le formazioni e per il protocollo militare. Sono talvolta utilizzati durante delle gare d’equitazione o in occasione di eventi culturali.
Ma l’esercito deve risparmiare per poter impiegare più soldi negli immobili e negli armamenti e quindi il Governo ha deciso di portare a 38 unità l’effettivo equino, come consigliato dal Controllo federale delle finanze.
“I cavalli dell’esercito contribuiscono a promuovere l’immagine delle forze armate nel paese, è pericoloso privarsene”, ha detto il senatore liberale ticinese Filippo Lombardi.
Anche il Centro equestre nazionale di Berna, che beneficia di un contratto di prestazione da 2,7 milioni di franchi, è preoccupato. Ne è cosciente il ministro della difesa Guy parmelin che ha assicurato che lascerà tempo al centro fino al 2021 per sviluppare altri mercati, aggiungendo infine che se le necessità verranno a galla, “lascerà comunque un po’ la porta aperta” a un’alternativa.
Intanto al centro di Berna si spera che arrivi l’aiuto di una metaforica “cavalleria”.
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