L’industria del turismo è fan della K-Pop
Canzoni strappalacrime, soap-opera tanto commoventi quanto intricate e molte, moltissime "boy band". La cultura pop coreana è un fenomeno ancora relativamente poco conosciuto in Europa, ma l'enorme influenza che ha in Asia non è sfuggita a Svizzera Turismo che intende sfruttare la cosa.
BTS, Red Velvet o (per i nostalgici) Girls’ Generation, 2NI1 e Big Bang sono solo un’infinitesima parte dei gruppi di K-Pop (musica pop coreana). Questo genere spopola ben oltre i confini della Corea del Sud e perfino in Svizzera sono nati dei circoli dove gli appassionati ballano le coreografie di queste band.
Generalmente, si tratta di gruppi costruiti “a tavolino” per piacere al pubblico e che ricordano i più famosi (in occidente), Backstreet Boys o Spice Girls.
Giovani cantanti di bella presenza, coreografie di gruppo e musica orecchiabile sono gli ingredienti di base per creare una band, ma le variazioni sul tema sono innumerevoli e ce n’è per (quasi) tutti i gusti.
I membri di questi gruppi musicali, così come i protagonisti di serie TV e reality show (e fare una cosa non esclude l’altra), diventano rapidamente famosi e dunque influenti sui loro fan, per lo più giovani e attivi sui social network.
Un fenomeno che si intende sfruttare in Svizzera. Il mercato asiatico, infatti, rappresenta una fetta importante del turismo estero nella Confederazione e i visitatori provenienti dalla Corea del Sud, in questi ultimi anni, stanno aumentando considerevolmente.
“Via social media i fan seguono i loro beniamini ovunque. E per molti di loro l’obiettivo è trascorrere le vacanze nello stesso posto”, ha dichiarato alla televisione svizzera André Aschwanden di Svizzera TurismoCollegamento esterno, che già tre anni fa aveva incaricato una star coreana di girare un video nella Confederazione.
Un’operazione che ha avuto parecchio successo, e che si intende ripetere, mettendo sempre più Svizzera nelle canzoni e nei videoclip di questi “influencer” orientali.
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