Negoziati con l’UE e protezione dei salari: i sindacati sono preoccupati
I primi colloqui tra Svizzera e Unione Europea per rilanciare gli accordi bilaterali inquietano i sindacati svizzeri, che temono una riduzione della protezione dei salari.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Dopo la rottura da parte della Svizzera dei negoziati sull’accordo istituzionale nel 2021, Berna e Bruxelles stanno esplorando delle strade negoziali per rinnovare i trattati esistenti e completarli con un nuovo pacchetto, al fine di uscire dallo stallo attuale.
L’andamento delle discussioni con la Commissione europea è però fonte di preoccupazione per i sindacati. Secondo l’Unione sindacale svizzera (USS) e Travail.Suisse si sta delineando un programma di liberalizzazione.
Contenuto esterno
Nei colloqui preliminari, hanno sostenuto in una conferenza stampa lunedì a Berna, l’Amministrazione federale ha accettato una riduzione della protezione dei salari e un indebolimento del servizio pubblico.
I lavoratori e le lavoratrici distaccate in Svizzera dall’estero non riceveranno più il rimborso delle spese previsto dalla Confederazione. Gli strumenti sanzionatori, come la cauzione e il divieto di fornire servizi, perderebbero il loro effetto. I sindacati chiedono al Governo federale di correggere questi errori. Inoltre, criticano il fatto che le aziende e i dipendenti svizzeri si troverebbero in una situazione di svantaggio competitivo e che quelli stranieri verrebbero discriminati.
Il principio della “parità di retribuzione per lo stesso lavoro nello stesso luogo” rischia di essere annacquato, ha dichiarato Vania Alleva, presidente del sindacato Unia, secondo la versione scritta del suo discorso. E non si tratta affatto di “noccioline”, ma di quote salariali molto consistenti per gli interessati. Ancora oggi, i lavoratori distaccati devono spesso guadagnarsi da vivere in condizioni molto precarie: “Non vogliamo un ritorno alle condizioni dei tempi dello statuto dei lavoratori stagionali”, ha aggiunto.
Secondo il capo economista dell’USS, Daniel Lampart, se il principio di proporzionalità definito dall’UE si applicasse ora alla protezione dei salari, questa sarebbe più subordinata all’accesso al mercato. Sotto vari aspetti, anche i meccanismi di controllo e di sanzione svizzeri contro il dumping salariale risulterebbero indeboliti.
Non solo salari
I sindacati temono anche una minore offerta di elettricità e di trasporto ferroviario alla popolazione. Secondo loro, l’adozione della legge europea in questi settori, come richiesto dalla Commissione europea, significherebbe la completa liberalizzazione del mercato dell’elettricità per i piccoli clienti e l’accesso al mercato per le compagnie ferroviarie come Flixtrain nel trasporto internazionale di passeggeri.
Gli elettori e il parlamento svizzeri hanno ripetutamente chiarito che vogliono mantenere l’attuale sistema di trasporto pubblico”, ha dichiarato Matthias Hartwich, presidente del Sindacato del personale dei trasporti (SEV). In Europa, la liberalizzazione delle ferrovie ha generalmente portato a servizi più scadenti, a condizioni di lavoro peggiori, a scarsa puntualità e a inaffidabilità: “La gente non vuole condizioni come quelle presenti in Germania”.
Il Consiglio federale dovrebbe presentare il suo mandato negoziale a dicembre o gennaio e inviarlo ai due comitati di politica estera e ai Cantoni per la consultazione. A seconda dell’esito, i negoziati potrebbero iniziare il prossimo febbraio o marzo.
La snowboarder Sophie Hediger è morta sotto una valanga ad Arosa
Questo contenuto è stato pubblicato al
Cordoglio nel mondo sportivo svizzero. La snowboarder rimasta sotto una valanga lunedì ad Arosa (nel canton Grigioni) mentre praticava fuori pista è l'atleta zurighese Sophie Hediger.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La linea ferroviaria che collega Locarno e Domodossola è sospesa fino a fine giornata a causa di un guasto alla linea elettrica in territorio italiano.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'istituto di ricerca Agroscope sta sviluppando dei bioreattori che presto potrebbero permettere ai contadini di coltivare microalghe da usare come complemento alimentare per gli animali da reddito.
La pressione straniera nella crisi di Credit Suisse è stata forte
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il rapporto della commissione parlamentare d'inchiesta (CPI) sul tracollo di Credit Suisse ha mostrato quanto forte è stata la pressione internazionale, malgrado si sia detto il contrario.
Stazioni sciistiche svizzere molto fiduciose per Natale
Questo contenuto è stato pubblicato al
La neve caduta presto in pianura - già in novembre - ha stuzzicato la voglia di montagna: le stazioni sciistiche e le associazioni turistiche sono molto fiduciose per il periodo natalizio, emerge da un giro d'orizzonte effettuato dall'agenzia Awp.
Agroalimentare: “molti non conoscono i margini dei loro prodotti”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Tutti ne parlano, ma a quanto sembra nessuno li conosce davvero: sono i margini realizzati sui prodotti agricoli, che da tempo suscitano accese discussioni in Svizzera fra i vari attori della filiera alimentare.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Donald Trump ha spiegato quali saranno i suoi primi passi dopo l’insediamento alla Casa Bianca: intende incontrare il presidente russo Vladimir Putin al più presto e fermare quella che ha definito “follia transgender”.
Cane poliziotto ritrova un fuggitivo addormentato al gelo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un cane poliziotto ha salvato la vita di un fuggitivo nella notte fra il 13 e il 14 dicembre nella regione di Sembrancher (canton Vallese). L'uomo era scappato a piedi in seguito a un incidente stradale ed è stato trovato addormentato, ma sano e salvo.
Il Consiglio Federale propone un controprogetto all’iniziativa per l’inclusione
Questo contenuto è stato pubblicato al
Alloggi più accessibili e senza barriere architettoniche, contributi più alti per l'assistenza ai disabili, riconoscimento del linguaggio dei segni. questo il contenuto del controprogetto all'iniziativa per l'inclusione proposto dal Governo federale elvetico.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.