Il termine per le trattative della Svizzera con l'Unione europea per un accordo quadro istituzionale è scaduto senza che nell'ultimo round "sia stato raggiunto un progresso decisivo". È quanto affermato da un portavoce della Commissione europea a Bruxelles.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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Negoziatori dell’Ue e della Svizzera si sono incontrati ancora ieri a Bruxelles ma non si sono fatti passi in avanti: lo scoglio maggiore sono le misure di accompagnamento che l’Ue non vede di buon occhio.
La Commissione europea avrebbe dovuto dare la sua approvazione sulle trattative concluse con la Svizzera entro il 15 ottobre. Nessuna precisazione in merito a tale data era stata comunicata al segretario di Stato Roberto Balzaretti, secondo quanto da lui affermato una settimana fa dopo essere stato ricevuto in Parlamento europeo.
In fondo non si tratta di negoziare il più velocemente possibile, ma di farlo in modo corretto, indifferentemente se entro il 15 ottobre, il 30 ottobre o fine novembre, aveva detto Balzaretti.
Questa settimana, il presidente della Confederazione Alain Berset si recherà a Bruxelles da giovedì a venerdì per il vertice ASEM, un incontro tra capi di Stato europei e asiatici. In tale occasione potrebbe imbattersi nel presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker.
“Non è ancora stato definito” se vi sarà un incontro ufficiale tra i due, ha riferito alla Keystone-ATS una portavoce del Dipartimento federale dell’interno (DFI). Dal canto suo, il responsabile della comunicazione dell’UE non ha voluto esprimersi in merito.
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