Nella B svizzera paghe da fame e rischio calcio-scommesse
Il sindacato dei giocatori, che chiede salari minimi per i professionisti, ha creato un'app per le denunce anonime dei tentativi di corruzione
Un sondaggio dell’associazione mondiale dei calciatori FIFPro ha messo in evidenza le paghe basse tra chi, sul campo, non è una star. Globalmente quasi la metà dei calciatori professionisti guadagna meno di 1’000 dollari al mese.
Una vita da mediano…
Al Radiogiornale RSI il presidente della Swiss association of football playersCollegamento esterno, Lucien Valloni, illustra la situazione nel nostro paese: “Nella Super League (la serie A elvetica) il salario medio è chiaramente sopra i 6’000 franchi. Nella Challenge League (serie B) invece la media è circa sui 4’000, troppo poco”.
Grazie ai nuovi contratti televisivi, che fruttano di più alle squadre, Lucien Valloni si aspetta un miglioramento. “Dobbiamo parlare di salari minimi, perlomeno per la Challenge.”
Col sondaggio il sindacato vuole mettere in evidenza per una volta coloro che vivono in situazioni precarie, mentre la stampa parla volentieri soltanto delle star con contratti milionari.
Vulnerabilità alle scommesse
Dal sondaggio, al quale hanno risposto più di 200 professionisti in Svizzera, emerge anche come molti siano già stati avvicinati per il cosiddetto “match fixing”, accordi sul risultato (ma non soltanto), con l’obiettivo di manipolare le scommesse illegali.
Un’app contro le scommesse
Per Lucien Valloni è chiaro: “Se i salari sono troppo bassi, o non vengono pagati puntualmente, una persona è più vulnerabile di fronte a queste richieste.”
Da tre settimane il sindacato ha quindi elaborato in collaborazione con la Lega l’applicazione per cellulare Red Button, che permette ai calciatori di denunciare in maniera anonima tentativi di manipolazione delle partite.
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