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Nella galleria del San Gottardo, i vagoni potranno essere evacuati a fine settembre

vagoni deragliati in una galleria
Per evacuare i vagoni rimasti, bisogna smontarli pezzo dopo pezzo. © Keystone / Urs Flueeler

I lavori per evacuare i vagoni del treno merci deragliato nella galleria di base del San Gottardo il 10 agosto proseguiranno almeno sino alla fine del mese.

Mercoledì per la prima volta rappresentanti dei media hanno potuto visitare il luogo in cui quasi un mese fa il treno merci composto di 30 vagoni è deragliato, nei pressi della stazione multifunzionale di Faido, a 15 km dal portale sud della galleria di base.

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Carri da smontare

“I danni sono immensi”, ha sottolineato Peter Kummer, direttore dell’infrastruttura delle FFS. Ci vorranno mesi prima che i treni possano tornare nella canna est danneggiata.

Fino a 50 persone lavorano ogni giorno per rimuovere vagoni e detriti. Ventidue vagoni e due locomotive sono già stati trasportati fuori dal tunnel. Eppure, il sito multifunzionale di Faido presenta ancora un’immagine di distruzione. Otto vagoni usciti dai binari e fatti a pezzi nell’incidente sono ancora lì.

Ventimila traversine da sostituire

La rimozione di questi vagoni richiede lavori complessi. Devono essere completamente smontanti, perché non possono più scorrere sui binari. Prima, però, il personale deve metterli in sicurezza per evitare che si rovescino durante il lavoro di smontaggio.

L’incidente è stato probabilmente causato dalla rottura di un asse. Prima di deragliare, il treno merci ha danneggiato sette km di binari. Di conseguenza, dovranno essere sostituite circa 20’000 traversine in cemento.

Condizioni di lavoro difficili

Per evacuare il materiale rotabile danneggiato, le FFS hanno dovuto installare un binario provvisorio. Gli operai lavorano a turni in condizioni difficili: nel cuore della montagna si possono raggiungere i 40 gradi. Ogni 45 minuti hanno diritto a una pausa di 15 minuti in un’area refrigerata.

Penne e pomodori in scatola

Il convoglio deragliato proveniva dall’Italia. Era carico di prodotti alimentari, dalla pasta ai pomodori in scatola, al riso e al vino. Intere scatole di pasta sono ancora accatastate sulla piattaforma della stazione di emergenza del tunnel.

scatola di pasta accanto ai binari
Il treno merci trasportava prodotti alimentari italiani. © Keystone / Urs Flueeler

Una volta rimosso l’ultimo vagone alla fine di settembre, gli operai dovranno smontare il binario provvisorio e installarne uno nuovo. Dovranno inoltre sostituire due scambi, oltre ai cavi e alla linea di contatto.

Le FFS non hanno ancora fatto previsioni sulla durata dei lavori di riparazione. Tuttavia, l’azienda stima che i treni passeggeri potranno tornare a circolare almeno parzialmente dall’inizio del 2024.

Traffico merci nell’altra canna

Dal 23 agosto, il traffico merci ha ripreso a circolare attraverso la canna non danneggiata. Attualmente nella galleria di base del Gottardo transitano 90 treni merci al giorno. Una quindicina circolano invece sulla linea di montagna, così come i treni passeggeri.

Per motivi di sicurezza, i treni passeggeri non possono attraversare la canna ovest della galleria di base. In caso di incidente, i passeggeri dovrebbero essere evacuati attraverso la canna danneggiata.

Tuttavia, le FFS stanno collaborando con l’Ufficio federale dei trasporti per sviluppare un concetto di evacuazione. L’obiettivo è quello di far passare i treni passeggeri attraverso il tubo non danneggiato il prima possibile, nei fine settimana, quando la domanda è maggiore. Ma la sicurezza rimane la priorità assoluta, sottolinea l’azienda.

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