Nelle aree sciistiche delle Alpi 40% di giorni di neve in meno entro fine secolo
Il numero medio di giorni di innevamento all'anno diminuirà drasticamente e molte stazioni sciistiche alpine sono destinate a scomparire.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Lo scenario che emerge da un nuovo studio dell’Università di Bayreuth, in Germania, a cui ha contribuito anche l’Università di Zurigo, conferma le conclusioni a cui erano giunte altre ricerche.
“In tutte le principali regioni sciistiche [del mondo, ndr] si prevede una sostanziale riduzione del numero di giorni di innevamento naturale”, ha riassunto la direttrice del gruppo di ricerca Veronika Mitterwallner, nel comunicato che accompagna la pubblicazione sulla rivista specializzata PLOS ONE.
Nelle Alpi si prevede un calo del 42% del numero medio di giorni di innevamento all’anno. Secondo lo studio, dal 2070 ci saranno solo 137 giorni di neve all’anno, 80 giorni in meno rispetto a oggi.
Anche se le stazioni sciistiche potrebbero ricorrere all’innevamento artificiale, la redditività economica di molte aree comunque diminuirebbe. Di conseguenza, si prevede che il turismo sciistico si sposterà ad altitudini più elevate, con gravi conseguenze per la flora e la fauna alpine.
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Per la ricerca sono state elaborate previsioni sulla copertura nevosa per sette grandi regioni montane del mondo: le Alpi europee, le Ande, gli Appalachi, le Alpi australiane, le Alpi giapponesi, le Alpi neozelandesi e le Montagne Rocciose.
In base a uno scenario di forte riscaldamento globale, il 13% delle stazioni sciistiche (una su otto) vedrà la completa scomparsa della neve tra il 2070 e il 2100. Nel 20% dei comprensori, il numero di giorni di innevamento si dimezzerà.
Questi risultati coincidono con quelli di studi precedenti: una ricerca pubblicata in agosto sulla rivista specializzata Nature Communications è giunta alla conclusione che con un riscaldamento globale di due gradi Celsius, un terzo delle aree sciistiche svizzere corre un rischio molto elevato di rimanere senza neve.
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