Nessun aiuto federale per le colonnine di ricarica
La Confederazione non sosterrà finanziariamente la realizzazione di nuove colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Stralciata dalla nuova Legge sul CO2 la norma.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
La Legge sul CO2 mira a dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Inoltre, dopo l’approvazione popolare, nel giugno 2023, della Legge sulla Protezione del Clima, dovrà essere raggiunto l’obiettivo “emissioni nette zero” entro il 2050.
Il progetto si basa su incentivi, integrati da incoraggiamenti e investimenti mirati, nei settori dell’edilizia, dell’industria, della finanza e della mobilità.
Durante l’esame parlamentare, le due Camere del Parlamento si sono opposte fino all’ultimo su tre misure proposte per raggiungere gli obiettivi della legge. Uno di questi punti riguardava la promozione – con 20 milioni di franchi all’anno al massimo – dell’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.
Un aiuto che i “senatori” non hanno mai voluto. E alla fine è stata la Camera alta a spuntarla: la conferenza di conciliazione tra le Camere ha deciso con 14 voti a 12, di non includere questo aiuto nella legge.
Gli altri due punti controversi riguardavano l’eventualità di prevedere una quota minima di emissioni di gas serra da compensare in Svizzera. Il Nazionale voleva almeno il 75%, percentuale poi abbassata al 70%. Infine, la Camera bassa si è allineata ai “senatori” che non hanno mai voluto obiettivi cifrati. Toccherà quindi all’esecutivo stabilire la quota della riduzione.
Il secondo punto concerneva l’introduzione di soglie intermedie in relazione ai valori obiettivo di emissioni di CO2 per le automobili nuove. Anche qui il Nazionale si è allineato agli Stati rinunciando a fissare traguardi scaglionati nel tempo.
Piattaforme online, gli esperti consigliano una strategia olistica
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le piattaforme online, come i social network o i motori di ricerca, influenzano la formazione dell'opinione pubblica e quindi la democrazia. La Commissione federale dei media (COFEM) raccomanda dunque una strategia olistica per controllarle.
Statuto S, tre ucraini su dieci in Svizzera lavorano
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sempre più rifugiati ucraini in Svizzera hanno un lavoro. Il tasso di occupazione delle persone a beneficio dello statuto S di protezione era di poco inferiore al 30% alla fine del 2024.
WEF 2025, Trump non parteciperà (di persona), mentre Zelensky sarà a Davos
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente eletto statunitense Donald Trump parteciperà al Forum economico mondiale (WEF) 2025 di Davos (GR) tramite videoconferenza. L'intervento del repubblicano è previsto per giovedì 23 gennaio, ha annunciato oggi il presidente del WEF Børge Brende.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Premio Wakker 2025 è stato assegnato al comune di Poschiavo (GR) per aver saputo combinare tradizione e progresso diventando un modello per il futuro delle regioni di montagna.
Preoccupano le pratiche di polizia e le carceri affollate in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Comitato europeo contro la tortura è preoccupato per le pratiche di polizia applicate in Svizzera e per le carceri sovraffollate.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il produttore di cioccolato Lindt & Sprüngli è riuscito ad aumentare le vendite l'anno scorso, nonostante l'incremento del costo delle materie prime agricole. Il gruppo zurighese ha perfezionato i propri obiettivi finanziari.
“I prezzi degli skipass in Svizzera non sono trasparenti”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Fondazione svizzero-tedesca per la protezione dei consumatori (SKS) critica le stazioni sciistiche per la loro offerta di "prezzi flessibili": a suo avviso, spesso manca la trasparenza quando si tratta di abbonamenti stagionali e carte giornaliere.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il rapporto della Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI) su Credit Suisse (CS) conferma che UBS ha pagato un prezzo troppo basso per rilevare l'istituto concorrente.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nelle famiglie svizzere si rinuncia sempre di più alla carne: la quota di quelle che consuma prodotti animali senza restrizioni è passata da circa il 71% nel 2022 a circa il 64% l'anno scorso, indica un'indagine dell'Università di San Gallo.
Iran, riunione a Ginevra con Francia, GB e Germania sul nucleare
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Iran e i Paesi del gruppo noto come E3 - Gran Bretagna, Francia e Germania - si sono incontrati a Ginevra per discutere del programma nucleare di Teheran ad appena una settimana dall'insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Svizzera, arriva la tassa sulle auto elettriche
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ne erano esentate dal 1997, ma dal prossimo gennaio le vetture elettriche per trasporto di persone o merci saranno gravate da un'imposta del 4%.
Questo contenuto è stato pubblicato al
I costi totali delle auto elettriche in tutte le classi di vetture sono inferiori a quelli delle auto a combustione e a quelli delle ibride plug-in.
Quali sono i principali freni all’acquisto di un’auto elettrica?
Questo contenuto è stato pubblicato al
Prezzo e disponibilità delle stazioni di ricarica: sono queste le principali ragioni per cui non si acquista un'auto elettrica.
La giungla dei prezzi per la ricarica delle auto elettriche
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una ricarica da 50 kWh, che permette al veicolo di percorrere da 250 a 300 chilometri, costa da un minimo di 23 franchi a un massimo di 46 franchi.
La sfida delle stazioni di ricarica per auto elettriche
Questo contenuto è stato pubblicato al
Entro il 2035 quasi la metà del parco auto in Svizzera sarà costituito da veicoli elettrici. Ma vi è il problema di dove caricarli.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.