Ecco dove si farà il World Economic Forum 2021
Il Forum economico mondiale (WEF), considerato il summit annuale dell'élite politico-economica mondiale, per il 2021 cambia luogo e stagione. Anziché in inverno a Davos, si terrà dal 18 al 21 maggio nel complesso turistico del Bürgenstock, sull'omonima montagna che si affaccia sul Lago dei Quattro Cantoni. Dove però l'arrivo di duemila ospiti in tre giorni non fa l'unanimità.
Il World economic forum è anche chiamato semplicemente Forum di Davos, ma a metà settembre gli organizzatori avevano escluso che si potesse allestire come di consueto nella cittadina del canton Grigioni, garantendo la salute e la sicurezza dei partecipanti e della popolazione locale in tempi di Covid.
Nella ricerca di un’alternativa (per il solo 2021), erano rimasti in lizza Lugano e appunto il Bürgenstock, che è uno storico complesso turistico al confine tra i cantoni Nidvaldo e Lucerna, rilanciato nel 2017 grazie a investimenti qatarioti. L’ha spuntata in virtù dei diversi alberghi, residence e una dozzina di ristoranti disseminati in una zona relativamente discosta. L’intero complesso sarà riservato per il forum e i suoi ospiti.
L’evento, il cui svolgimento rimane subordinato all’evoluzione della pandemia, non riunirà comunque tutti i partecipanti in presenza: prevede il collegamento telematico con 400 località mondiali. Avrà come slogan ‘The great reset’, il grande rispristino: si tratta insomma di ridisegnare il mondo nell’era del post-Covid.
Circondato dal Lago dei Quattro Cantoni, sul quale regala una vista mozzafiato, è una destinazione turistica fin dalla Belle Époque. È stato rilanciato una prima volta negli anni ’50, una seconda nel 2017.
Inutile dire che i dirigenti del Bürgenstock si compiacciano di essere stati scelti per il WEF. “Pensare che qui avremo la stampa mondiale, è un’opportunità per il resort ma per tutta la Svizzera centrale”, dichiara il portavoce Jonas Reif. Anche il governo nidvaldese ritiene che si tratti di un’ottima vetrina per rilanciare un turismo duramente colpito dalla pandemia.
Ma non tutti condividono questo entusiasmo, benché si tratti di una sola edizione e siano previsti al massimo duemila ospiti, meno del solito. Verdi e socialisti sollevano una questione di sostenibilità. “La popolazione rischia di dover coprire parte dei costi dopo aver subito disagi e restrizioni, come divieti di accesso nei villaggi e su certe strade”, spiega il granconsigliere (deputato al parlamento cantonale) nidvaldese Daniel Niederberger ,” con forti problemi di traffico e ristoranti e hotel dai quali la gente del posto resterà esclusa”.
Per saperne di più sul Bürgenstock nel Novecento: Il sogno americano nell’architettura alpina
tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 28.10.2020)
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