Non serve nuova legge per i portali stile Airbnb
In Svizzera non serve una normativa specifica per i portali d’affitto online: lo afferma il Consiglio federale dopo aver preso atto di un rapporto sulla regolamentazione nel settore degli alloggi.
Il governo ritiene che le leggi in vigore, sottoposte a verifica in virtù della rapida espansione di portali come Airbnb, siano sufficienti a regolare questi servizi.
È tuttavia opportuno, secondo l’esecutivo, adeguare in parte il diritto di locazioneCollegamento esterno: andrebbe rivisti il concetto di abitazione di vacanza e le norme che disciplinano il subaffitto.
In particolare, andrebbero adattate le modalità per richiedere il consenso del proprietario e rilevare gli eventuali motivi di quest’ultimo per negarlo, si legge in una notaCollegamento esterno.
Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca DEFRCollegamento esterno è stato incaricato di elaborare un progetto di revisione da porre in consultazioneCollegamento esterno.
A eccezione del diritto di locazione, “non sono necessari altri adeguamenti normativi”, aggiunge il Consiglio federale.
La piattaforma di dialogo e coordinamento sul turismo -prevista dalla Confederazione nell’ambito della sua nuova strategia in questo settore- potrebbe essere “la sede ideale per approfondire insieme ai Cantoni” e agli operatori altri aspetti, come la riscossione delle tasse di soggiorno da chi fa capo a portali d’affitto online.
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