“Non siete i loro genitori”
Il Tribunale federale nega la genitorialità di due gemelli a una coppia svizzera che in California si è rivolta a una madre surrogata e a un donatore di sperma anonimo per concepire i bimbi
Alle coppie che fanno capo a “madri surrogate” e a sperma di donatori anonimi per concepire un figlio non viene concessa la genitorialità. Così ha deciso il Tribunale federale.
La storia
Una coppia domiciliata nel canton Argovia si è vista dunque negare dalla massima istanza giudiziaria elvetica la genitorialità di due gemelli nati da una cosiddetta «madre surrogata», che aveva messo a disposizione il suo utero per la gravidanza.
La coppia aveva chiesto di venir iscritta nel registro di stato civile quali genitori dei due bambini, dopo aver presentato un certificato di nascita rilasciato in California sul quale figuravano come padre e madre dei gemelli, ma in realtà non lo erano.
In una sentenza di principio pubblicata oggi, giovedì primo ottobre, il Tribunale federale si rifiuta di autorizzare l’iscrizione nel registro, rilevando che i due bambini non hanno alcun legame biologico con i presunti genitori, in quanto gli embrioni trapiantati nell’utero della donna «portante» provenivano da una donatrice di ovociti e da un donatore di sperma entrambi anonimi.
La Svizzera non è la California
Il riconoscimento del certificato di nascita rilasciato in California e l’iscrizione della coppia quali genitori dei due bambini nel registro svizzero di stato civile sarebbe contrario all’ordine pubblico. Nel diritto elvetico, puntualizza il Tribunale, qualsiasi modalità di gestazione per conto altrui è vietata dalla Costituzione federale. Tale divieto mira in particolare a evitare che il figlio sia ridotto a merce e a proteggere la «madre portante» da una eventuale commercializzazione del proprio corpo.
Adozione come soluzione
Ora come unica soluzione possibile resta l’adozione. Ma la il procedimento per diventare genitori adottivi è lungo e selettivo. Si deve in modo particolare verificare l’idoneità della coppia a diventare genitori, e questo per il futuro benessere dei bambini. Nel frattempo i gemelli – che ormai hanno tre anni – possono evidentemente restare in Svizzera fino al termine del procedimento di adozione. Sperando che la coppia sia ritenuta idonea.
Altro caso: esiste un solo padre
In un contesto diverso il Tribunale federale aveva detto di no recentemente a una coppia di uomini sangallesi in unione domestica registrata che chiedevano di essere riconosciuti entrambi padri di un bambino nato negli Stati Uniti grazie alla procreazione assistita e a una madre surrogata. In quel caso uno dei due uomini aveva messo a disposizione il suo sperma: per lui la paternità era stata concessa, per il suo compagno no.
red/ats
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