Una fetta del canone anche ai media online
Il governo svizzero intende destinare parte del canone radio-TV alle offerte online. Il sostegno all'informazione e intrattenimento di servizio pubblico non si limiterà quindi più alle emittenti radiofoniche e televisive.
L’apertura ai media online, che occupano uno spazio sempre più ampio nella produzione di contenuti e nella fruizione degli utenti, è la principale novità contenuta nella nuova Legge sui media elettroniciCollegamento esterno (LME) che il Consiglio federale ha posto in consultazioneCollegamento esterno giovedì.
Le risorse finanziarie (già ora destinate in parte ai privati, ma solo radio e TV) saranno attribuite alle offerte online orientate verso i contenuti audio e video -non solo testo- e la norma prevede anche la creazione di un’autorità di regolamentazione indipendente.
“Offerta completa, indipendente, di qualità”
“Il Consiglio federale è giunto alla conclusione che anche nel nuovo mondo digitale serva un servizio pubblico”, ha detto la ministra Doris Leuthard, capo del Dipartimento delle comunicazioni DATECCollegamento esterno. “È importante che tale servizio pubblico sia presente dove sono sempre più presenti anche gli ascoltatori”.
Un’offerta completa, indipendente e di qualità, ha sottolineato, è infatti necessaria al buon funzionamento del sistema democratico svizzero e il nuovo quadro legale dovrebbe anche facilitare la cooperazione tra diversi fornitori, in un momento in cui tutti sono sotto pressione per via della svolta digitale.
Il ruolo dell’ex monopolista
Il progetto rielabora anche le regole imposte alla Società svizzera di radiotelevisione Collegamento esternoSSR (l’ex monopolista) e dà al governo la possibilità di fissare nuovi limiti per gli introiti pubblicitari o risorse minime da destinare a un certo settore (informazione in primis).
Per l’emittente nazionale resta il divieto di trasmettere pubblicità sui canali radiofonici e online, è fissata nero su bianco la collaborazione con altri media (cui la SSR mette a disposizione contenuti a condizioni eque e non discriminatorie) e l’obbligo di fornire un servizio completo in tutte le regioni linguistiche.
L’autorità indipendente
Una Commissione per i media elettronici, indipendente dall’Amministrazione federale, assorbirà compiti attualmente conferiti al Consiglio federale, al DATEC o all’Ufficio federale delle comunicazioniCollegamento esterno UFCOM, come il rilascio di concessioni e la vigilanza.
Finanziamenti puntuali
Un sostegno, diretto o indiretto, potrà essere destinato alla formazione e alla formazione continua nel settore dei media, a organizzazioni di categoria, agenzie di stampa o a soluzioni innovative nell’ambito delle infrastrutture digitali.
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