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Un nuovo sistema tariffale in ambito sanitario

Medico e paziente
Di fronte all'aumento dei costi della sanità, parte della popolazione svizzera ha difficoltà a pagare i premi dell'assicurazione malattia. Keystone / Gaetan Bally

Considerate ormai obsolete, le tariffe per le cure ambulatoriali in vigore dal 2004 (TARMED) saranno sostituite nel 2026 dalla nuova struttura tariffale per singola prestazione TARDOC e da una struttura tariffale con importi forfettari.

Ormai considerate obsolete, le tariffe per le cure ambulatoriali in vigore dal 2004 (TARMED) saranno sostituite da inizio 2026 dalla nuova struttura tariffale per singola prestazione TARDOC e da una struttura tariffale con importi forfettari.

“Dopo anni di blocchi fra i partner tariffali finalmente con la decisione odierna è stato fatto un passo in avanti importante”, ha dichiarato davanti ai media la “ministra” della sanità, Elisabeth Baume-Schneider, che ha parlato di importanti progressi compiuti negli ultimi anni e del desiderio del parlamento di vedere introdotti al più presto i forfait per le cure ambulatoriali da cui si attendono importanti risparmi.

Il servizio del TG della RSI:

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“Sia il TARDOC che gli importi forfettari sono due elementi essenziali che determinano quanto le assicurazioni devono rimborsare a dottori e ospedali, sia che si tratti di una semplice consultazione dal medico di famiglia, sia che si tratti di un’artroscopia o una colonscopia”, ha sottolineato Baume-Schneider, che ha parlato di un volume di prestazioni pari a 13 miliardi di franchi l’anno, ossia un quarto del totale.

Tuttavia, tale approvazione è solo parziale, ha tenuto a precisare la ministra giurassiana giacché, rispetto alle proposte avanzate dai partner tariffali (assicuratori malattia e medici/ospedali), sarà necessario eseguire adeguamenti per coordinare le due strutture tariffali, sviluppate separatamente.

Rispettare la neutralità dei costi

A causa dello sviluppo separato, le due strutture tariffali richiedono infatti un migliore coordinamento, in particolare per quanto concerne la neutralità dei costi al fine di evitare spese aggiuntive ingiustificate, ha sottolineato la consigliera federale. Alcune tariffe verranno alzate e altre abbassate, ha sottolineato Baume-Schneider, tenendo conto dell’evoluzione della medicina negli ultimi anni.

Anche a livello degli importi forfettari è necessario apportare adeguamenti, ha aggiunto Baume-Schneider. Poiché il loro calcolo si fonda attualmente su dati provenienti unicamente dagli ospedali non è detto tali informazioni siano rappresentative anche per gli studi medici. Il Consiglio federale chiede pertanto che, in un primo momento, l’utilizzo degli importi forfettari negli studi medici venga nettamente ridotto. H+ e Santésuisse vorrebbero che almeno il 20% dei costi negli studi medici venga rimborsato mediante forfait, ha rammentato la ministra della sanità.

C’è ancora del lavoro da fare

Per poter far entrare in vigore le nuove tariffe, il Consiglio federale ha sviluppato per i partner tariffali un elenco preciso di criteri da rispettare, ha specificato la consigliera federale. A tale riguardo, la nuova Organizzazione tariffe mediche ambulatoriali (OTMA SA), che raggruppa i fornitori di prestazioni e gli assicuratori-malattie, avrà il compito di condurre i lavori necessari e guidare il coordinamento fra i diversi attori.

Per poter introdurre simultaneamente TARDOC e gli importi forfettari alla data prevista, i partner tariffali dovranno sottoporre al Governo un contratto di attuazione entro il 1° novembre 2024. Se non dovessero riuscirci, sarà il Consiglio federale a stabilire le norme di coordinamento affinché le due strutture possano entrare in vigore, ha concluso Baume-Schneider.

Casse malati e ospedali soddisfati

L’organizzazione che riunisce gli ospedali svizzeri H+ e la federazione delle casse malattia Santésuisse accolgono con favore la decisione del Consiglio federale di passare a un nuovo sistema tariffale dall’inizio del 2026: parlano di “sistema coerente” e si impegnano a garantire che l’attuazione avvenga il più agevolmente possibile.

In una nota congiunta, le due associazioni salutano in particolare il fatto che la nuova struttura tariffale si basi su costi oggettivi, una novità assoluta in questo campo. Si rammaricano tuttavia del fatto che sia stata approvata solo una parte delle tariffe forfettarie presentate: in questo ambito vi è ancora un grosso potenziale di intervento.

Con questa nuova tariffa TARDOC, secondo H+ e Santésuisse le cure mediche di base e la psichiatria saranno affrontate in modo più aggiornato e adeguato rispetto a quanto fatto finora.

Un sistema “pertinente”

Le due associazioni sottolineano di sostenere da tempo un pacchetto globale composto da tariffe forfettarie e da una tariffa per le prestazioni. Assieme, questi due approcci tariffari costituiscono un sistema globale pertinente che potrà avere ripercussioni positive sul futuro del sistema sanitario.

Con la sua decisione odierna, il governo ha gettato le basi per una struttura tariffale il più possibile aggiornata, secondo H+ e Santésuisse. Essa dovrebbe garantire che ospedali, medici e assicuratori abbiano i giusti incentivi e che l’efficienza venga premiata.

L’introduzione di tariffe ambulatoriali forfettarie segna un’importante pietra miliare per il sistema sanitario svizzero: “La Svizzera avrà presto un sistema tariffario unificato, indipendentemente dal fatto che i pazienti pernottino o meno in ospedale”, ha indicato Verena Nold, direttrice di Santésuisse, citata nella nota.

Un percorso lungo vent’anni

Introdotto nel 2004, il Tarmed viene utilizzato per la calcolare le prestazioni ambulatoriali fornite negli studi medici e negli ospedali. Ha sostituito le tariffe mediche, che in precedenza differivano da cantone a cantone, con una struttura uniforme valida in tutta la Svizzera.

Alcune posizioni di questa struttura tariffaria sono state adattate nel corso degli ultimi 20 anni. Tuttavia, il Tarmed non è mai stato completamente rivisto né aggiornato di recente. Oggi è considerato obsoleto e deve essere sostituito.

Poiché i partner tariffari non sono riusciti a trovare un accordo, il Consiglio federale è dovuto intervenire in diverse occasioni per adeguare le tariffe. Nel 2014 è stato effettuato un primo adeguamento a causa dello stallo dei negoziati fra i partner tariffali.

Nel 2016, il Consiglio federale ha ordinato altri ritocchi provvisori in seguito al fallimento di una revisione globale. Un anno dopo si è reso necessario un ulteriore intervento del governo per evitare l’assenza di una struttura tariffaria ambulatoriale valida.

A partire dal 2019, sono stati presentati al Consiglio federale due progetti: il Tardoc, elaborato da curafutura e dalla Federazione dei medici FMH, e un sistema forfettario simile a quello utilizzato nel settore stazionario ad opera di santésuisse e degli ospedali svizzeri H+. In entrambi i casi, il Governo ha chiesto agli attori della sanità di apportare dei miglioramenti. Dopo un’analisi approfondita, oggi il Consiglio federale ha giudicato abbastanza maturi i due progetti per poter essere introdotti, dopo alcuni aggiustamenti, nel 2026.

Il Tardoc è una tariffa a pagamento basata sulla stessa struttura del Tarmed. Secondo i suoi fautori, consente una fatturazione più precisa dei tempi di consultazione e tiene maggiormente conto delle caratteristiche e delle esigenze specifiche della medicina di famiglia. Comprende 2’630 posizioni (contro le 4’600 del Tarmed).

I forfait ambulatoriali sostenuti da Santésuisse e H+, si basano sul sistema DRG utilizzato per le cure ospedaliere. Consentono di semplificare le fatture e di limitare gli incentivi ad accrescere il numero di servizi fatturati.

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