Piste chiuse per non disturbare i camosci
Le piste di sci escursionismo dell’Oberland bernese sono sempre più invase da appassionati della montagna. Per proteggere la fauna locale il cantone ha deciso di chiudere tre percorsi, ma le guide non ci stanno e hanno inoltrato ricorso.
L’inverno è una stagione critica per gli animali selvatici, soprattutto in montagna, quando c’è molta neve. Fa freddo e gli animali spendono molte energie. Di conseguenza devono essere lasciati in pace, devono poter mangiare con calma. Quindi è fondamentale che i camosci non vengano disturbati.
Sono queste le motivazioni dell’Ufficio bernese di caccia e pesca che ha ordinato la chiusura di tre percorsi turistici, molto popolari nella regione.
Per questa ragione le guide di montagna temono una diminuzione degli introiti e hanno inoltrato ricorso contro la decisione. Secondo la Marc Ziegler, guida interpellata dalla Radiotelevisione svizzera, uomo e animali usano aree diverse della montagna.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.