Il Credit Suisse è nel mirino del fondo d’investimenti zurighese RBR Strategic Value, che negli scorsi giorni ha acquisito azioni per 100 milioni di franchi e in un meeting a New York ha chiesto l'aiuto di altri investitori, per ottenere una ristrutturazione radicale del secondo colosso bancario svizzero. Obiettivo: spezzarlo in tre divisioni.
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tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 20.10.2017)
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Filiali in Svizzera, private banking, gestione patrimoniale. È così, riporta il Financial TimesCollegamento esterno citando fonti informate, che il fondo speculativo mira a dividere Credit Suisse, cercando di far leva sull’insoddisfazione degli investitori a proposito dei progressi della banca guidata da Tidjane Thiam.
Le difficoltà durano dalla crisi del 2008: l’azione che un tempo valeva oltre 70 franchi è ormai a 15, e il cambio al vertice da Brady Dougan a Thiam non ha ancora portato a un’inversione di tendenza.
Secondo l’agenzia Bloomberg, il finanziere Rudolf Bohli -a capo della società RBR Capital Advisors di Küsnacht, Zurigo- detiene una quota dello 0,2% dell’istituto bancario.
Un’operazione che può valere 40 miliardi
La suddivisione in tre comparti, scrive il Financial Times, potrebbe far raddoppiare l’attuale valore di CS, circa 40 miliardi di franchi.
Credit Suisse, pur premettendo che è interessata a tutti i punti di vista degli azionisti, ha indicato al giornale che intende proseguire con la messa in opera del suo piano strategico, un programma su tre anni -peraltro a buon punto- che dovrebbe generare plusvalenze sia per gli azionisti, sia per i clienti.
Nel giugno scorso, il colosso alimentare Nestlé ha vissuto una scalata analoga, alla quale ha risposto promettendo maggiori risparmi e più dividendi. Per Credit Suisse, le conseguenze potrebbero essere simili.
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