La televisione svizzera per l’Italia
La dogana di Gandria bloccata dai detriti.

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

La Svizzera e in particolare il Ticino vivono oggi una tregua dal maltempo anche se le previsioni sono state chiare: di piogge ne arriveranno ancora. E, mentre facciamo i conti con le conseguenze e i disagi causati dai nubifragi degli scorsi giorni, ci tocca anche constatare che, malgrado la campagna vaccinale, il Covid non si arresta. La diffusione del virus (826 nuovi contagi oggi nel Paese) è aumentata del 17% rispetto alla scorsa settimana e il numero dei decessi è triplicato. In questi giorni, insomma, non ce ne va bene una. Non so voi, ma io mi consolo guardando le competizioni olimpiche in tv.

Buona lettura!

Credit Suisse.
Keystone / Urs Flueeler

L’esposizione verso il fondo statunitense Archegos è costata a Credit Suisse una perdita di ben 5 miliardi di franchi. Un’indagine indipendente commissionata dalla seconda banca elvetica ha ora determinato che la responsabilità è individuale e attribuibile a 23 persone.


Hanno ignorato i segnali di allarme e saranno quindi loro a pagare per la voragine nei conti. Nove sono stati i licenziamenti mentre le penalità pecuniarie che verranno imposte – cancellazioni di bonus e restituzione di compensi ricevuti – raggiungono i 70 milioni di dollari.

L’indagine ha rilevato il fallimento di una efficace gestione del rischio sia nelle prime che nelle seconde linee di difesa, afferma l’istituto. Ma vi è stata anche «una carenza nel dare priorità alla mitigazione del rischio», ad esempio in relazione alle scommesse di Archegos.

Il fondo del finanziere Bill Hwang operava speculazioni con un patrimonio di decine di miliardi di dollari finanziato con crediti (qui entra in gioco Credit Suisse) e assicurato attraverso azioni. Quando alcuni di questi titoli crollarono, Archegos si trovò incapace di far fronte agli impegni.

Il centro commerciale Fox Town.
Keystone / Karl Mathis

L’eco dei licenziamenti annunciati nei negozi Burberry del Fox Town è arrivata anche oltre frontiera.

Venerdì scorso i 35 dipendenti, in stragrande maggioranza frontalieri lombardi, sono stati posti davanti alla scelta di dimettersi, con una buonuscita, entro 57 minuti o, in alternativa, di rischiare il licenziamento senza indennità.

Dipendenti e sindacati si sono quindi mobilitati impedendo lunedì mattina l’apertura dei due negozi a Mendrisio. A porre fine allo sciopero “sui generis” è stata la comunicazione dei legali di Burberry con cui veniva espressa la disponibilità della casa di moda ad aprire una trattativa.

Se per il segretario di Federcommercio Rinaldo Gobbi, il caso “non è la regola”, per il sindacalista Giangiorgio Gargantini “non è un unicum”. Casi analoghi sono in effetti emersi negli scorsi giorni, come quello della Gkn Driveline, ex fabbrica fiorentina della Fiat, e della brianzola Giannetti Fad Wheel.

La tettoia di una pompa di benzina crollata sotto al nubifragio.
Keystone / Team

Le piogge, come dicevamo nell’introduzione, probabilmente non sono ancora terminate e nei prossimi giorni torneranno a colpire la Svizzera. Nel frattempo, le assicurazioni fanno già i conti col maltempo.

La stima dei costi dei sinistri di quest’anno – di 650 milioni di franchi – ha infatti già superato quelli provocati dalle tempeste del 2007, che ammontavano a 415 milioni.

Le perdite restano tuttavia inferiori a quelle del 2005 (pari a 880 milioni) anche perché, nel frattempo, le autorità pubbliche e i proprietari di case hanno attuato molte misure di protezione.

Lo riferisce la Associazione degli istituti cantonali di assicurazione (AICA) in un comunicato odierno. L’AISA si occupa dei danni causati dalla grandine, piene e alluvioni in 19 cantoni.

Sepp Blatter.
© Ti-press

L’archiviazione parziale del procedimento penale contro l’ex presidente della FIFA, Sepp Blatter, da parte del Ministero pubblico della Confederazione (MPC) è diventata effettiva.

Il Tribunale penale federale (TPF) ha infatti respinto un ricorso presentato dalla Federazione calcistica internazionale contro questa decisione.

L’indagine del MPC riguardava l’assegnazione nel 2005 a Jack Warner, che dirigeva la Caribbean Football Union, dei diritti tv per la ritrasmissione dei Mondiali di calcio del 2010 e del 2014. Sepp Blatter era sospettato di aver ceduto i diritti ad un prezzo inferiore a quello di mercato.

Fatti per i quali il termine di prescrizione è nel frattempo scaduto. L’indagine penale sul pagamento di 2 milioni di franchi da parte di Blatter a Michel Platini nel 2011, tuttavia, continua

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