Oggi in Svizzera
Care svizzere e cari svizzeri all’estero,
è da un po' che se ne sente parlare ma oggi se ne è occupato il parlamento. Parliamo dei beni riconducibili a soggetti ed enti russi in Svizzera colpiti dalle sanzioni internazionali che si vorrebbe destinare alla ricostruzione dell'Ucraina a titolo di risarcimento, una volta terminato il conflitto che si trascina da due anni.
Le cinque mozioni votate oggi dalla Camera alta, già passate dal Consiglio Nazionale, chiedono in sostanza al Governo federale di creare le basi legali per il sequestro degli averi attualmente congelati.
Naturalmente la vicenda resta aperta: non mancano spinosi quesiti da risolvere a livello di norme internazionali e la stessa immagine della Svizzera come Stato neutrale potrebbe venire intaccata. C'è quindi da scommettere che se ne riparlerà ancora.
Buona lettura.
L’antisemitismo è una piaga che preoccupa il mondo politico. Una mozione passata alla Camera bassa sollecita il Governo federale a mettere a punto una strategia e un piano d’azione contro il razzismo, soprattutto quello di matrice antiebraica.
L’atto parlamentare prevede anche un incremento delle risorse destinate al Servizio per la lotta al razzismo e ipotizza la nomina di un incaricato federale (commissario) su questa questione.
Complice il conflitto in corso a Gaza, è stato evidenziato durante il dibattito, si sta assistendo a una recrudescenza degli episodi contro la comunità ebraica. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato l’accoltellamento sabato scorso di un ebreo ortodosso da parte di un giovane tunisino simpatizzante dello Stato Islamico a Zurigo che ha suscitato sconcerto in tutto il paese.
“L’attentato di sabato a Zurigo è un attacco contro tutti noi, e contro tutto ciò che fa l’essenza della Svizzera, contro il rispetto per gli altri e i nostri valori costituzionali”, ha dichiarato in aula il liberale radicale Damien Cottier. Solo il gruppo dell’Unione democratica di centro (UDC, destra) ha votato contro la mozione, ritenendo adeguate allo scopo le norme penali attualmente in vigore. Invece di nominare un commissario contro il razzismo, è stato detto dai banchi della destra, sarebbe meglio impiegare qualche guardia di confine in più. L’antisemitismo in Svizzera, ha affermato in proposito Andreas Glarner (UDC), deriva dall’immigrazione clandestina.
- La notizia riportata da tvsvizzera.it.
- Un approfondimento sull’antisemitismo in Svizzera di swissinfo.ch.
- L’approccio della ConfederazioneCollegamento esterno contro gli episodi di razzismo di matrice antiebraica.
- Sul divieto della simbologia nazi-fascista un approfondimento di tvsvizzera.it.
La Svizzera è stata risparmiata l’anno passato da eventi naturali disastrosi. Non si lamentano infatti vittime e i danni complessivi per frane e inondazioni ammontano a una cifra relativamente esigua, pari a circa 75 milioni di franchi.
Questo non significa, ha precisato l’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL), che a livello locale non si siano verificati danni significativi. Il 2023 sarà ricordato soprattutto per l‘imponente frana che il 29 agosto ha travolto la zona residenziale di Schwanden, nel Canton Glarona, e quella caduta il 15 giugno a Brienz, frazione del comune grigionese di Albula. In entrambi i casi la popolazione era stata infatti evacuata dalle case.
Allagamenti si sono registrati a fine agosto nella Svizzera Orientale e in Ticino, provocando danni limitati. Le forti precipitazioni hanno provocato inondazioni più consistenti e frane a novembre e dicembre in diverse località della Svizzera occidentale, in Vallese, nell’Oberland Bernese e nella regione del Giura.
In 52 anni di osservazioni, rileva il WSL, il 2023 si è piazzato al 37esimo posto. I danni maggiori sono stati provocati da frane (66%) e inondazioni (21%), seguite a distanza da cadute massi (7%) e colate detritiche (6%).
- L’articolo di tio.chCollegamento esterno.
- Una breve storiaCollegamento esterno dei pericoli naturali in Svizzera e il portale ad essi dedicato sul sito della ConfederazioneCollegamento esterno.
- Una catastrofe naturale avvenuta poco più di un secolo e mezzo fa cambiò il corso della storia elveticaCollegamento esterno. Il racconto del collega Luigi Jorio.
Cifre da primato l’anno scorso per Swiss: la compagnia aerea elvetica ha conseguito un utile operativo di 718,5 milioni di franchi, sensibilmente superiore al precedente record stabilito nel 2018 (636 milioni).
Che la pandemia sia ormai solo un ricordo per il vettore controllato da Lutfhansa lo testimonia anche il fatturato, salito a 5,3 miliardi (era stato di 4,4 miliardi nel 2022).
In rialzo anche il numero dei passeggeri/e (16,5 milioni, 30%) e dei voli effettuati (oltre 130’000, +22,5%). Ciò è dovuto, spiega Swiss, alla forte domanda di viaggi aerei e alla struttura dei costi competitiva.
La nota negativa dell’esercizio è costituita dal vistoso calo del trasporto merci, dopo i brillanti risultati precedenti. Il risultato è comunque in linea, è stato sottolineato, con i livelli pre-crisi.
- La notizia su tvsvizzera.it.
- La storia dell’aviazione civile elvetica ha conosciuto anche delle pagine nere. Ce lo ricorda un articolo di swissinfo.ch.
Non sembrano esserci opinioni condivise sulla parità di genere: oltre la metà degli uomini (55%) ritiene che il traguardo sia stato raggiunto nella Confederazione ma tre donne su quattro sono dell’avviso contrario.
Dal sondaggio “Svizzera come stai” condotto dall’istituto gfs.bern su mandato dell’ente radiotelevisivo pubblico SRG SSR, emerge che le divergenze si acuiscono in merito alle discriminazioni nei posti di comando. Il 64% delle donne vorrebbero una rappresentanza paritaria nei ruoli dirigenziali mentre solo poco più di un terzo degli uomini condividono questa esigenza.
Infine, quasi un quarto del campione – che mostra differenze più contenute tra i sessi (21% delle donne e 28% degli uomini) – continua pervicacemente a pensare che sarebbe meglio se le rappresentanti del gentil sesso rimanessero a casa con i figli e le figlie.
L’inchiesta demoscopica offre uno spunto di discussione nell’ambito dello spazio di dibattito “dialoghi” promosso sui vari vettori multimediali della SRG SSR in occasione della giornata della Giornata internazionale della donna dell’8 marzo.
- Qui è possibile partecipare al dibattito online promosso dalla SRG e SSR e approfondire i contenuti proposti su swissinfo.ch.
- Le diseguaglianze di genere tradotte in numeri in un contributo pubblicato su swissinfo.ch.
- Sul tema della parità di genere le rivendicazioni della comunità elvetica all’estero, sempre su swissinfo.ch.
- Intanto aumentano le donne nei posti dirigenziali. Ce lo spiega l’articolo di tvsvizzera.it.
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